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Belli e dannati nella Bassa emiliana Uno dei romanzi coi quali esordì il famoso autore Robbins, donne e gang Harold Pobbins: «Un sasso per Danny Fisher». Traduz. di A. Dell'Orto, ed. Sonzogno pag. 437. lire 7000. Durano ancora i popolari applausi all'ultimo spettacolo, ed ecco che arriva in scena un'altra delle storie-melodramma di Harold Robbins. Quante ne ha scritte finora? Una all'anno, e continua. I suoi personaggi di «duri» orgogliosi e feriti dentro, di ambiziosi e dannati, di violenti e nostalgici si ripresentano con tutte le varianti possibili. Erano meglio all'inizio, quando anche Robbins lottava come loro per affermarsi? Questo Un sasso per Danny Fisher è uno dei primi romanzi (1951), storia cinematografica di un giovane ebreo americano, figlio di piccoli borghesi falliti e rancorosi. che s'incanaglisce in strada, è capobanda di giovani rapinatori, poi pugile proprietà di gangsters di mezza tacca disponibile a combattimenti truccati, poi fuggiasco, poi borsaronero, poi vittima di un estremo olocausto di generosità. Lo avrà salvato e condannato, dopo gli amplessi con donne da gang, l'amore per una ragazza italiana. Siamo sempre, si vede, nelle forti tinte, nel dramma di sentimenti a gran tiratura tra la vecchia Hollywood e la sceneggiata tv. Ma qui gli attori non hanno volto o recitazione; glieli imprestiamo, leggendo, come di riflesso dalle nostre esperienza cinematografiche: e cosi del resto ha fatto Robbins, nello scrivere. La formula di successo è dunque questa. Romanzoni popolari che han radice e immagini In quella che oggi è la «cultura popolare»: fatta soprattutto di vecchi e nuovi f ilms, vecchi e nuovi sceneggiati. Arricciare il naso è assurdo. E' invece possibile anche la sottile depravazione piacevole che sempre forniscono i romanzoni di mestiere. E francamente, poi, certi romanzi tipo «La ciociara» sono davvero migliori? Claudio Savonuzzi