«Milena l'ho uccisa io» ma non aggiunge altro

«Milena l'ho uccisa io» ma non aggiunge altro Interrogato il presunto mitomane «Milena l'ho uccisa io» ma non aggiunge altro GENOv'.-. — Giuseppe Cobianchi, il detenuto ventiseienne che si autoaccusa di aver ucciso Milena Sutter, non ha fornito al sostituto procuratore della Repubblica Mario Sossi, alcun elemento di prova delle sue affermazioni. Il giovane, che era chiuso nel carcere milanese di San Vittore per reati comuni, aveva scritto alcune lettere al giudice Sossi, all'avv. Gramatica, difensore di Lorenzo Bozano in Corte d'assise d'appello, e allo stesso Bozano, attualmente in carcere in Svizzera, in attesa di estradizione. Sossi aveva disposto che Cobianchi fosse trasferito nel penitenziario genovese di Marassi, quindi mercoledì mattina lo ha interrogato. Cobianchi, macchinalmente, ha continuato a ripetere: «Sono stato io. L'ho uccisa io*. Il magistrato ha cercato di ottenere risposte più precise, ma Cobianchi non ha voluto fornire altri particolari. Ha solo detto di aver taciuto nove anni «per paura». Poi si sarebbe deciso a confessare, schiacciato dal rimorso. A Sossi il detenuto è apparso calmo, tranquillo, ma ostinato nelle sue laconiche affermazioni. Il magistrato ha deciso di interrogare nuovamente Cobianchi lunedi prossimo. Il giovane potrebbe essere un mitomane e con la sua autoaccusa, sempre che non venga riconosciuto eventualmente infermo di mente, rischia una incriminazione per «autocalunnia», un reato, ha ricordato lo stesso Sossi, per il quale la pena prevista va da un minimo di un anno a un massimo di tre. Negli ambienti di Palazzo di giustizia, naturalmente,, circolano anche commenti più maliziosi, In margine alla vicenda: è possibile che «qualcuno» abbia indotto Cobianchi ad accusarsi al solo fine di agevolare la situazione processuale di Lorenzo Bozano? Quest'ultimo è sempre detenuto a Ginevra, in attesa d'una decisione della magistratura riguardo alla richiesta d'estradizione presentata dall'Italia. ' Bozano, tramite i suoi legali, ha fatto presente ai giudici svizzeri d'essere stato espulso dal territorio francese, in maniera Irregolare, dopo che la Corte d'appello di Reims aveva respinto la prima richiesta d'estradizione da parte della magistratura italiana. Nelle prossime settimane, comunque, la sua sorte dovrebbe essere decisa. Pi-

Luoghi citati: Ginevra, Italia, Svizzera