E' diventato rischioso fare il vigile urbano di Omero Marraccini

E' diventato rischioso fare il vigile urbano Il convegno nazionale al Lido di Camaiore E' diventato rischioso fare il vigile urbano LIDO DI CAMAIORE Cinquantamila vigili urbani (tanti sono in Italia) sono alla ricerca di un'identità e di un giusto riconoscimento per i compiti, sempre più difficili e pericolosi, che sono chiamati a svolgere durante U servizio. I problemi della categoria sono stati discussi al Lido di Camaiore durante un'assemblea di delegati delle maggiori città in vista del rinnovo del contratto di lavoro. I vigili però, anche se nella maggior parte aderiscono ai sindacati, hanno il dente avvelenato con la Flel (Federazione lavoratori enti locali) che accusano di avere •tradito gli impegni assunti con la categoria ormai da diversi annU. E, mercoledì sera, si è rischiata la spaccatura al momento di eleggere il coordinamento nazionale composto da 12 rappresentanti della categoria (4 per il Nord, 4 per il Centro e 4 per il Meridione) quando i delegati di Milano hanno imposto la pregiudiziale che i membri del coordinamento dovevano essere iscritti a un sindacato Anche se il «nodo» è stato risolto con la sostituzione di alcuni nomi (di non sindacalizzati) dalla lista, non sono mancati 1 «mugugni» soprattutto da parte delle delegazioni del Meridione (Cosenza e Palermo) dove più forte che altrove è la spinta autonoma. Ha prevalso comunque il discorso che «se anche il sindacato ha tradito le aspettative, la categoria deve restare nel sindacato per operare dall'interno: n vigile urbano è oggi inquadrato nella quarta categoria della struttura comunale, cioè ha gli stessi riconoscimenti di ruolo e di stipendio (mezzo milione circa al mese) di un applicato d'ufficio. La categoria chiede invece l'in quadramente) in un «livello atipico», ma di «concetto» e il riconoscimento di un'inden nità specifica che tenga conto del disagio e del rischio legati all'organizzazione del lavoro: insomma un'indennità simile a quella che percepiscono polizia e carabinieri. •Ormai non si tratta più di dirigere il traffico o di fare multe per divieto di sosta — dicono —; ..iarao polizia stra¬ dale e ufficiali di Pubblica Sicurezza. Non possiamo voltarci dall'altra parte se un ladro ruba, se un rapinatore assalta una banca. Non possiamo ignorare i drogati: E' stato puntualizzato negli interventi: «La Federazione lavoratori enti locali sostiene che non si può chiedere il nostro passaggio di categoria, nella scala comunale, sema il rischio di provocare una reazione a catena di rivendicazioni per tutti i 600 mila dipendenti degli enti locali. Allora ci vuole una legge, una legge dello Stato, che dia finalmente una precisa fisionomia al nostro ruolo-. Di leggi ce ne sono già tre in cantiere, quelle degli onorevoli Cerquetti, Aniasi e Vernola. Quest'ultimo, de di Bari, ha illustrato la propria proposta al convegno di Camaiore, riscuotendo molti applausi, ma anche contestazioni per quanto riguarda la definizione della •figura giuridica del vigile urbano*. «Ci dovete dire, una buona volta — sostengono i vigili — se volete considerarci soltanto passacarte o agenti di Scotland Yard. Oltre ai rischi cui andiamo incontro ogni giorno ci competono controlli, informazioni. Mansioni che fino al 1977 erano delle questure, come l'istruzione delle pratiche per le licenze dei locali pubblici, e dal bar ai cinema alla sala da ballo. Nelle grandi città siamo chiamati a fare i pattugliamenti con la polizia e i carabinieri (uno di Firenze grida: «71 questore ordina 12 autoradio per il servizio notturno almeno tre volte alla settimana'). Quando c'è da eseguire uno sfratto, chi mandano in prima fila? Il vigile, perché dicono che conosce l'ambiente, perché non provoca reazioni... In molte città però le nostre sedi sono state assaltate con le molotov*. •C'è il pericolo di essere aggregati alle questure: la polizia locale dev'essere unicamente alle dipendenze del sindaco* ha detto un delegato di Bologna che ha suggerito anche l'unificazione dei tre progetti di legge perché meglio siano precisati i ruoli e le funzioni del vigile urbano. Molti sono i problemi della catego¬ ria e a conclusione del convegno, dopo la stesura di un documento conclusivo in cui si richiamano alla «richiesta di una legge» sulla •definitiva 'strutturazione del corpo», i vigili hanno proclamato «per il giorno 10 aprile 1980 uno sciopero nazionale di 24 ore, nonché lo stato d'agitazione della categoria, fino dal 31 marzo prossimo, con opportune forme di lotta che le realtà locali e il coordinamento nazionale riterranno opportune*. Omero Marraccini

Persone citate: Aniasi, Cerquetti, Vernola