Salvador, 11 morti a Ciudad Barrios città dell'arcivescovo assassinato

Salvador, 11 morti a Ciudad Barrios città dell'arcivescovo assassinato Le forze di sinistra: guerra aperta al governo Salvador, 11 morti a Ciudad Barrios città dell'arcivescovo assassinato SAN SALVADOR — Nonostante la fiducia espressa dalle autorità del Salvador sul fatto che il paese non dovrà affrontare una guerra civile, dopo l'assassinio dell'arcivescovo Oscar Arnulfo Ramerò la situazione ha subito un drastico peggioramento. Nella città natale di Romero, Ciudad Barrios, undici persone, tra cui due militari, sono rimaste uccise ieri in scontri a fuoco iniziati mentre l'eserci¬ to compiva perquisizioni ' Le forze di sinistra hanno dichiarato guerra aperta al governo, mentre tutti i familiari del personale diplomatico statunitense sono stati evacuati dal paese. In una conferenza stampa il •Coordinamento rivoluzionario delle masse», un'organizzazione che raggruppa la maggior parte delle forze di sinistra e i loro alleati nella guerriglia, ha affermato che la morte dell'arcivescovo Romero non sarà avvenuta invano e che le forze rivoluzionarie tradurranno in pratica il suo impegno contro la repressione e rimarranno sul piede di guerra fino al rovesciamento dell'attuale governo. Dubbi sulla capacità della sinistra di mettere in pratica una simile linea d'azione sono venuti, tuttavia, sia da José Morales Erlich, un membro della giunta di governo, che da monsignor Ricordo Urioste, vicario generale dell'arcidiocesi di San Salvador. Il colonnello Adolfo Majano, anche egli membro della giunta di governo, ha d'altra parte smentito una dichiarazione di Washington secondo cui Cuba aiuterebbe i guerriglieri con armi e uomini. Egli ha tuttavia ammesso che alcuni guerriglieri sono stati addestrati a Cuba. Funzionari dell'ambasciata di Washington a San Salva dar ed esponenti della chiesa cattolica salvadoregna hanno detto che il proiettile mortale che ha colpito lunedì sera l'arcivescovo Romero mentre stava celebrando messa nella cappella dell'ospedale della Divina Provvidenza è stato sparato da un tiratore scelto, appostato in un nascondiglio all'esterno della chiesa. «Questi sono giorni in cui gli omicidi vengono compiuti da sciacalli — ha detto l'ambasciatore statunitense parlando con alcuni giornalisti —. Non è stato un lavoro da dilettanti e la nostra conclusione è che si è trattato di qualcuno molto esperto, un professionista, un tiratore scelto». Secondo i funzionari ameri cani ed alcuni ecclesiastici, ad assassinare l'arcivescovo di San Salvador potrebbe essere stato un esule cubano di estrema destra. L'ambasciatore americano Robert White ha detto che una settimana fa una fonte governativa lo aveva informato della presenza di «terroristi cubani di destra» a El Salvador.

Persone citate: Adolfo Majano, Barrios, Ciudad Barrios, José Morales Erlich, Oscar Arnulfo Ramerò, Ricordo Urioste, Robert White, Romero

Luoghi citati: Ciudad, Cuba, El Salvador, San Salvador, Washington