Aumenti per il '79 e orario unico ultimi scogli per gli enti locali di Gian Carlo Fossi

Aumenti per il '79 e orario unico ultimi scogli per gli enti locali Oggi riprendono le trattative al ministero in un clima meno teso Aumenti per il '79 e orario unico ultimi scogli per gli enti locali Il governo intende proporre 60 mila lire mensili per il biennio 1980-81 contro le 85 mila richieste - Le resistenze sull'orario legate al doppio lavoro ROMA — Le trattative per il nuovo contratto dei 650.000 lavoratori dipendenti dagli enti locali dovrebbero compiere oggi un passo decisivo verso un accordo «in sede tecnica» destinato a diventare operativo soltanto dopo la ratifica del nuovo governo. A più di un mese dall'ultima riunione e a pochi giorni dal •blocco politico» disposto dal presidente del Consiglio Cossiga per tutti i negoziati contrattuali nel pubblico impiego, si incontrano a Palazzo Vidoni i ministri della Funzione pubblica Giannini e del Lavoro Scotti, i dirigenti dei sindacati della categoria assistiti dai segretari confederali Giovannini, Romei e Bugli, i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni. Si è ormai vicini all'intesa definitiva, ma non si esclude la possibilità di una improvvisa impennata dei sindacati soprattutto sull'entità dei miglioramenti economici. 'Vogliamo stare con i piedi per terra. La riunione — osserva Bugli — potrebbe gettare le basi per concludere il contratto. Ciò non toglie che potrebbero essere necessarie altre sedute per approfondire gli argomenti anche di carattere normativo, presenti nella-, piattaforma. Confermiamo le nostre posizioni e ci aspettiamo che le controparti pubbliche, questa volta unite, facciano proposte adeguate senza sbavature e distinguo*. Per eliminare talune differenze e determinare uno schieramento concorde il ministro Giannini si è intrattenuto ieri sera a lungo con le delegazioni degli enti LocaliIn particolare il ministro ha illustrato le ultime offerte economiche che il governo si appresta a presentare nel colloquio di oggi con i sindacati. 'Abbiamo la sensazione — rileva lo stesso segretario confederale della Uil — che qualcosa si muova. Si nota qualche passo avanti, che però non sembra ancora sufficiente». Il governo proporrebbe un aumento medio mensile di 60.000 lire per 24 mesi (1980 e 1981), rispetto alle 53.000 ipotizzate nel giorni scorsi e alle 85.000 richieste dai sindacati. Nessun accenno agli aumenti per 111979 (dal 1° marzo nel setto-i re degli enti locali e dal 1° gennaio nelle Regioni), mentre i sindacati chiedono che la misura del miglioramenti medi mensili venga applicata per l'intera durata del contratto. Le difficoltà sono state confermate dal segretario della federazione dei dipendenti degli enti locali aderenti alla Uil, Maurilio Salomone. 'Non' bisogna però drammatizzare», avverte il dirigente sindacale e aggiunge subito: 'Qualche problema c'è ancora, ma sono sicuro che di fronte alla prospettiva di affrontare una' nuova ondata di malcontento, la probabile interruzione di servìzi vitali e un aggravamento della situazione sociale sia ragionevole chiudere al più presto. Credo che questa sia pure la convinzione del ministro Giannini, almeno me lo auguro». Bisogna anche considerare, secondo Salomone, l'importanza di altre questioni impo- state ed in parte risolte con il rinnovo contrattuale. Ad esempio, 11 tentativo di superare l'orario unico che si conclude alle due del pomeriggio.1 'Come in altri Paesi d'Europa — ha proseguito 11 dirigente della Undel-Uil — i cittadini, hanno diritto a servizi migliori e ad un orario più esteso, che vada fino al pomeriggio inoltrato. Il problema può essere risolto con turni differen-i ziati o in altra maniera, ma l'obiettivo che perseguiamo è quello di realizzare servizi più qualificati e pronti per i cittadini». Le resistenze su questo punto sono ancora notevoli' all'interno della categoria e' ad esse, in un certo senso, si ricollega l'irrigidimento sul piano economico. -Le resistenze — ha chiarito Salomone — sono dovute in particolare all'esistenza di un secondo lavoro. Basti considerare la situazione di Roma. Con stipendi che non raggiungono le 400.000 lire al mese, è difficile negare che una integrazione di stipendio sia utile, se non indispensabile. Ma se il livello salariale si eleva non solo in termini monetari, questa esigenza si attenua e il servizio può avere, in definitiva, un netto miglioramento». Mentre i sindacati confederali degli enti locali attendono gli eventi con fiducia, il sinda-i cato autonomo Cisas ha deciso uno sciopero bianco del lavoratori ospedalieri a partire, da lunedi prossimo e l'attuazione di scioperi articolati negli enti locali e nelle regioni se dai prossimi incontri con il governo non scaturiranno 'Segni positivi». Gian Carlo Fossi

Persone citate: Bugli, Giannini, Giovannini, Maurilio Salomone, Romei

Luoghi citati: Europa, Roma