Berlinguer prepara divorzio da Marchais di Bernardo Valli

Berlinguer prepara divorzio da Marchais Dopo rincontro con il socialista Mitterrand Berlinguer prepara divorzio da Marchais Fallito l'eurocomunismo, il pei è ora alla ricerca di intese per dar vita a una «eurosinistra» - L'iniziativa criticata dal segretario del pcf - Craxi preso alla sprovvista PARIGI — Il lungo incontro tra Enrico Berlinguer e Francois Mitterrand, lunedi sera a Strasburgo, ha scatenato la collera dei comunisti francesi. Una vera scenata di gelosia, che appare il preludio a un'inevitabile divorzio nella già divisa, agitata famiglia eurocomunista. Oeorges Marchais ha definito «inopportuno» quell'appuntamento e ha accusato in sostanza Berlinguer di offrire una copertura al segretario socialista francese, che sarebbe Intento a tramare intese con la destra ai danni del pcf. «Cora in poi Francois Mitterrand camminerai riparandosi sotto l'ombrello del compromesso storico; ha esclamato Marchais alla televisione, con evidente irritazione e ironia. E non ha risparmiato le frecciate polemiche al segretario del pei, che fino a ieri chiamava pubblicamente «rreon ami Enrico- . La rottura tra i comunisti francesi e i comunisti Italiani era nell'aria da tempo, meglio nei fatti poiché i due partiti seguivano linee sempre più divergenti: dopo l'Incontro Berlinguer-Mitterrand a Strasburgo essa sembra consumata. Ma ecco la cronaca di questo episodio, ricco di significati politici, che sembra segnare la fine ufficiale di un'alleanza nata quattro anni e mezzo or sono, nel novembre '75, all'insegna dell'eurocomunismo. Con discrezione Claude Estler, vice presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo, e Guido Fanti, presidente del gruppo comunista, preparano un colloquio tra Mitterrand e Berlinguer. La segretezza è comprensibile a Roma e a Parigi. Nella capitale italiana Bettino Craxi non gradirebbe la notizia. L'incontro con Mitterrand offre a Berlinguer una copertura «democratica», certamente sgradita al segretario del psi, che più volte ha invocato la solidarietà dei compagni socialisti parigini in questa delicata faccenda. Nella capitale francese Marchais ha più volte espresso la sua irritazione per i prudenti ma ormai intensi contatti tra i socialisti di casa e i comunisti d'oltr'alpe. Inoltre 11 momento è particolarmente difficile per il segretario del pcf: da più parti lo si accusa di avere lavorato In Germania durante la guerra, In sostanza di essere stato un collaborazionista. «£ro deportato-, grida Marchais. 'No, eri volontario-, rispondono 1 suoi avversari. In un turbinio di documenti falsi e autentici si rivanga 11 passato di Marchais, che tra l'altro chiede la solidarietà di Berlinguer. Quest'ultimo gli manda un telegramma, ma soltanto otto giorni dopo l'esplosione della polemica. Alle raffiche di accuse 11 segretario del pcf replica adottando una tattica efficace: attraverso Marchais la destra vuole screditare il partito, è un complotto ordito dalla •banda dei tre»: cioè da Giscard, Chirac e Mitterrand. Ed ecco che nel frattempo avviene l'incontro «segreto» di Strasburgo. Mitterrand e Berlinguer discutono nella «capitale europea», cioè in terreno neutro, del ruolo che il movimento operaio e i diversi partiti della sinistra democratica e popolare possono avere per far uscire la situazione internazionale dalla difficile congiuntura. Queste ultime parole sono estratte dal comunicato finale, in cui si definisce 'lungo e cordialeil colloquio tra 11 capo dei comunisti Italiani e 11 capo dei socialisti francesi. Ma al di là degli argomenti generici elencati nel docu mento ufficiale, Berlinguer e Mitterrand hanno discusso dell'eurosinistra. Il pei sta tentando da tempo di allac ciare rapporti con 1 grandi partiti della sinistra europea 1110 marzo c'è stato l'incontro con Willy Brandt e prima ancora, nel '79, ci sono stati i colloqui con lo spagnolo Fellpe Gonzales e il portoghese Mario Soares. Mentre Berlinguer era a Strasburgo, Napolitano era a Lcndra per ulteriori contatti con i laboristi. A medio o a lungo termine l'obiettivo è di gettare le basi, appunto, di un'eurosinistra. Nell'immediato, sul piano concreto, il pei cerca di creare le condizioni esterne favorevoli a un governo di unione nazionale in Italia. La politica estera e la politica interna si intrecciano, si confondono anche per il partito socialista fr&ncese» Al di là di questi obiettivi tattici, bisogna riconoscere (lo riconosce lo stesso Marchais) che per i comunisti italiani è più facile dialogare con Brandt e Mitterrand che con Cunhal e Marchais. Tra il pel e 11 pcf esiste un documento comune, sottoscritto a Roma nel novembre '75, nel pieno dell'eurocomunismo. Ma a Parigi questo neologismo non ha più significato alcuno, da quando Marchais ha fatto naufragare, nell'autunno del '77, l'union de la gauche, cioè ha rifiutato in sostanza la prospettiva di governare insieme a un partito socialista più forte. Da allora i comunisti francesi si sono riavvicinati all'Urss, riparlano di «rivoluzione», approvano le operazioni dell'Armata rossa (l'Invasione dell'Afghanistan), continuano a respingere la politica comunitaria europea, rifiutano l'austerità per superare la crisi economica. Marchais era a Le Havre, lunedi sera, quando l'hanno, informato dell'incontro Mit¬ terrand-Berlinguer a Strasburgo. La sua reazione è sta-, ta immediata. Il momento era inopportuno, ha detto, perché proprio adesso 11 pcf e 11 suo segretario sarebbero vittime di una congiura alla quale ••Francois Mitterrand partecipa insieme alle forse reazionarie-. Quindi Berlinguer poteva far a meno di Incontrarlo. In quanto al luogo, Strasburgo, sarebbe altrettanto Inopportuno perché In questi giorni 11 Parlamento europeo, dominato da una maggioranza «reazionaria e socialista-, si preparerebbe a vibrare un duro colpo agli agricoltori francesi. La risposta di Berlinguer è stata meno agitata: 11 segretario del pei ha ricordato il telegramma di solidarietà inviato a Marchais e al pcf, ed ha altresì rammentato che a Strasburgo 11 pei deve tener conto delle rivendicazioni degli agricoltori italiani. Berlinguer ha espresso la volontà di intensificare 1 contatti con le forze di sinistra europee al fine di cercare tutte le convergenze possibili. Un'azione che non è rivolta contro 11 pcf. Ma Georges Marchais era ormai partito in guerra e non ascoltava più il «vecchio amico» Berlinguer. Bernardo Valli