Per la gente, per il calcio

Per la gente, per il calcio L'augurio dell'aw. Prisco, vicepresidente dell'Inter Per la gente, per il calcio MILANO — L'incontro tra Juventus e Inter è indubbiamente da considerare tra le classiche del calcio: ciò, non tanto per le tradizioni delle due società che da tempre hanno rappresentato l'elite di questo sport, quanto perché nell'attuale momento esse si identificano nel miglior calcio giocato. Lo prova, al di là di ogni dubbio, la classifica dell'Inter, in testa al campionato con un rotondo vantaggio sulle inseguitrici; lo prova — con non minore persuasività — il ruoto della Juventus sul piano europeo, unica squadra italiana a tener vivo il ricordo delle felici avventure milanesi negli anni a cavallo tra il boom economico e la congiuntura. Dire che la partita in programma sia una classica è tuttavia dire poco rispetto a ciò che quest'incontro può e deve rappresentare. Visto in un'ottica non par¬ ziale, non atomistica, inquadrato nel contesto di vicende che amareggiano le domeniche (e gli altri giorni) degli sportivi e dei tifosi e che aggravano i compiti della magistratura, l'incontro tra Juventus e l'Inter è un'occasione da non perdere per riconciliare il gran pubblico con lo sport più amato, per relegare sul piano dell'eccezione alla regola il discorso sempre più sconcertante della corruzione nel calcio, per dimostrare che la pianta, le radici sono sane, anche se qualche foglia appare avvizzita in questo preludio di primavera. Solo un grande amore può dare una delusione cocente: e non è dubbio che un colpo basso sia stato dato proprio a chi sulla correttezza dello sport avrebbe giurato e a chi vedeva nel passatempo domenicale un breve oblio dei mille problemi di ogni giorno. Ma la caduta di qualche idolo nella polvere non può intaccare l'idea, né rompere il rapporto fiduciario tra il calcio e il suo pubblico. Qualcuno deve perdere, è logico che la squadra più forte prevalga, ma è bello pensare che, proprio perché il pallone è rotondo, le previsioni della vigilia possono essere smentite sul campo. Sapere che elementi estranei hanno condizionato la naturalità e anche l'imprevedibilità delle cose, disturba e offende e, alla lunga, disamora. Domenica si incontreranno le prime della classe. La Nazionale del presente e (speio) la Nazionale del futuro lotteranno rispettivamente per fermare il tempo o per accelerarlo. Sono troppo tifoso per fingere di augurarmi una vittoria dell'avversaria Juventus; sono abbastanza sportivo da augurarmi genericamente che vinca il migliore: da cittadino spero vivamente che con la squadra sconfitta non escano dal campo umiliati il gioco del calcio e lo sport in genere. Qualche tempo fa era il minimo che lo spettatore potesse chiedere, oggi pare che sia il massimo che ci si possa aspettare. Anche questo è un segno dei tempi certo non facili che stiamo vivendo. Giuseppe Prisco

Persone citate: Giuseppe Prisco

Luoghi citati: Milano