Si parla di soldi dopo l'apertura

Si parla di soldi dopo l'apertura Tra preoccupazioni e fantasie Si parla di soldi dopo l'apertura DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — I presidenti di società hanno lasciato Milano abbastanza provati della riunione fiume di venerai. Pace (anche perché ieri era sabato) nei saloni della Lega, dove—a parte l'assalto di noi giornalisti italiani—arrivavano chiamate telefoniche dall'estero a testimoniama di quanto interessi (o preoccupi) la riapertura della seria A agli stranieri. In allarme i mediatori, ne esistono a livello internazionale anche di legalmente riconosciuti dall'Uefa con tanto di •patente*, in agitazione i nostri general managers. Adesso il gioco delle opzioni (soprattutto delle parole) è finito, cominciano a contare i fatti anche se la verità la sapremo solo a novembre. Quando si potrà fare un primo serio bilancio su vantaggi e svantaggi, quando si comincerà a vedere chi avrà fatto l'affare e chi avrà sbagliato a scegliere. Vediamo, oggi, questa ultima sfida Milano-Torino senza stranieri. Dovremmo ricordarcela per stabilire, la prossima stagione, se ci divertiremo di piti. In Europa, intanto, la decisione di venerdì suscita commenti disparati. Da molte parti (dalla Spagna soprattutto, gran compratrice di stranieri) si teme che la concorrenza italiana conduca ad un aumento dei prezzi. Il Barcellona, che vorrebbe l'olandese Kist, sta in guardia, cerca già soluzioni alternative per dare ad Herrera il cannoniere che manca alla squadra. Le società tedesche sono in vigile attesa, dall'Inghilterra nessuna reazione per ora. Il calcio inglese (lo dimostrano gli acquisti di Ardiles e Villa, e soprattutto le alte cifre degli ultimi trasferimenti interni, vicine ai due miliardi) non ha paura di perdere troppi campioni. Anzi la situazione economica di molti club è tale che, se questi volessero, potrebbero presentarsi sul mercato italiano con valide carte. Bilanci a posto, organizzazione affidata a dirigenti seri e competenti, proprietà degli stadi in cui le squadre giocano, regolamentazione precisa di contratti e svincolo, pongono le società britanniche in posizioni di privilegio, molto migliori delle italiane. Le aiuta anche il fisco: le tasse colpiscono gli incassi per il SO per cento, ma dai profitti sono detraibili le spese per l'incremento del gruppo giocatori. Conviene comprare, quindi, più che vendere. Quando si scriveva che il calcio italiano doveva darsi una organizzazione europea prima di 'aprire le frontiere non era certo .boicottaggio., era realismo. Ora la decisione è presa, aspettiamo i .colpi, ed i contraccolpi. Qualcosa c'è da precisare, subito. Non è vietato, come qualcuno sostiene, acquistare all'estero alle società calcistiche che abbiano accettato il recente mutuo promosso dalla Federcalcio. Se fosse vero, potrebbe pescare lo straniero solo la Juventus, che il mutuo ha rifiutato. Le cifre ricevute sono servite ad alleggerire la pressione dei debiti a breve termine nei confronti delle banche. Nuovi acquisti entrano nel bilancio della gestione in corso. Molte ipotesi circa il «come» le società potranno far pervenire ai club stranieri la valuta necessaria per comprare i giocatori. «Intanto — anticipa il dott. Giuliano, segretario della Juventus — la Federcalcio deve ancora ratificare la decisione milanese, introdurre quindi le opportune varianti alle regole in corso. Poi dovrà dare precise disposizioni alle società sulle modalità delle operazioni finanziarie. Tutto deve essere regolare, passare attraverso l'ufficio cambi». Saranno sedici pratiche al massimo, per ora. Non ci dovrebbero essere impedimenti, occorrerà una certa celerità. Anche per i calciatori stranieri in Italia non dovrebbero sussistere problemi al trasferimento, alle banche dei loro Paesi, -di parte degli ingaggi (lnipdiazlssrpn (una volta pagate qui le regolari tasse). Sono problemi e perplessità non marginali anche se non insuperabili. Di certo è stato più facile dire «SI, riapriamo. di quanto sarà amministrare il futuro del calcio riaperto agli stranieri. Le preoccupazioni circa la conclusione della vicenda scommesse pesano sul domani. Ci sono molte cose da chiarire, da perfezionare, prima di andare allo stadioper applaudire Brady o Boniek, Krol o Prohaska. Bruno Perucca

Persone citate: Ardiles, Boniek, Bruno Perucca, Herrera, Kist, Krol, Prohaska, Villa

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Italia, Milano, Spagna, Torino