Max Roach e soci «assolti» per tutti

Max Roach e soci «assolti» per tutti Il grande batterista jazz all'Alfieri Max Roach e soci «assolti» per tutti TORINO — Il grande Roach, l'intramontabile gigante del bop, l'innovatore di ieri che ha sempre saputo aggiornare il proprio catalogo e rinfrescare le proprie idee, era di scena l'altra sera al teatro Alfieri, tappa torinese di una lunga tournée europea. Accanto al celebre batterista abbiamo ascoltato il trombettista Cedi Bridgwater, il sassofonista Odean Pope e il bassista Calvin Hill, efficaci collaboratori dentro un quartetto che finalmente non vuole essere solamente la cornice dentro la quale mettere in mostra le virtù del leader. Calibrata la musica d'assieme, prolungati gli assoli per tutti. In evidenza naturalmente la batteria di Roach mai invadente seppure in primo piano per l'originalità della frase, per la continuità su cui scorre infine l'alta tensione che innerva il gruppo. Roach non è un virtuoso della scuola accQr demica e lo si nota subito perché quella sua straordinaria maestria è sempre e solamente usata come un mezzo per intavolare un dialogo, un'ampia .conversation. dove i tamburi quasi riassumono l'antico ruolo sciamanico. Il tenorista Pope, talvolta logorroico, ha fatto cose egre-1 gie con un lavoro di ricerca mentre il trombettista Bridgwater si impone per l'assoluta sicurezza strumentale. Il solido Hill consente a Roach di tentare l'impossibile. Prima del concerto, nella tarda serata, Max Roach si è recato nella Scuola civica musicale di Torino dove ha incontrato gli studenti dei corsi di jazz. Il colloquio è durato un'ora durante la quale Max ha suonato e fatto suonare i ragazzi arricchendo di suggerimenti (subito esemplificati) l'entusiasmo di chi si avvia su una strada che in Italia è storia recente. Una sua frase, per gli studenti ma utile a tutti gli ascoltatori: «Bisogna studiare la tecnica per poi suonare con l'anima». Franco Mondin!

Persone citate: Calvin Hill, Franco Mondin, Max Roach, Pope, Roach

Luoghi citati: Italia, Torino