«All that Jazz», il film che contenderà una pioggia di Oscar a Kramer-Hoffman

«All that Jazz», il film che contenderà una pioggia di Oscar a Kramer-Hoffman Opera autobiografica di Fosse, ballerino e regista di «Cabaret» «All that Jazz», il film che contenderà una pioggia di Oscar a Kramer-Hoffman NEW YORK — Una più una meno, le nove candidature all'Oscar di Kramer versus Kratner, il dramma sul divorzio con Dustin Hoffmann, erano attese. Non lo erano invece quelle di Ali that Jane, il film autobiografico di Bob Fosse, ballerino, coreografo e regista che ha prodotto opere come Cabaret e Chicago. Ali that Jose (il titolo italiano è intraducibile, se non con Tutta quella roba) compete per la prestigiosa statuetta in tutte le categorie maggiori: miglior pellicola, miglior attore protagonista (Roy Schelder), miglior autore (Posse, naturalmente) e miglior soggetto, ancora Fosse e Arthur. Ma che cosa è Ali tìiat Janni Il New York Times lo ha definitio «uno delle opere più narcisistiche della storia del cinematografo: Per la rivista Newsweek è •un'imbarazzante confessione di un genio di messa età.. Il canale televisivo Abc lo colloca a metà strada -tra il consulto psichiatrico e le arti figurative.. Per descriverlo, conviene parlare un momento di Bob Fosse, il re del musical, uno dei monumenti di Hollywood e Broadway. A 55 anni, Fosse è considerato il Fellini della commedia e dei film musicali, per 11 suo senso del colore, il gusto del paradossale, l'audacità delle sue composizioni. In Ali that Jazz probabilmente ha sollecitato il paragone, prendendo a prestito dal nostro regista il bravissimo operatore Giuseppe Rotunno e, per l'ultimo atto, le suggestioni di Giulietta degli spiriti. Fosse è figlio d'arte: incominciò a recitare nell'avanspettacolo appena quattordicenne, fece la gavetta Off Broadway, e si laureò poi sui più celebri palcoscenici americani. E' un uomo con un formidabile appetito della vita, e con la persuasione della propria grandezza. Ali that Jazz viene usato dal suo autore insieme come un veicolo per esprimere il meglio del musical e come specchio della propria esistenza. Lo si può dividere in tre parti. La prima, effervescente e magistrale, sul mondo del teatro leggero, con le sue splendide musiche e le sue danze. Un'altra sul protagonista, chiamato nel film Joe Gideon, che si divide freneticamente tra 11 lavoro, la figlia dodicenne, l'ex moglie, l'amante e innumerevoli compagne di letto occasionali. E la terza sull'infarto che lo colpisce, la lotta con la morte, le sue allucinazioni, l'intervento chirurgico in ospedale (girato dal vero, su Fosse tra la vita e la morte, e inserito quasi si trattasse di un documentario). Le tre parti si amalgamano bene, in un sottile equilibrio tra spettacolo visivo e trama di romanzo, con interpretazioni eccellenti da parte di Leland Palmer, la ex moglie, di Erzsebet Foldi, la figlia, e di Ann Reinking, l'amante: quest'ultima riveste i propri!, reali panni, essendo da tempo al fianco di Fosse nella vita reale. Ma la parte finale, quando la morte appare al protagoni¬ sta come una splendida donna, Jessica Lange, che lo guida nei ricordi, è un po' troppo ingenua o un po' troppo esplicita per non suscitare qualche imbarazzo nello spettatore. Nel complesso, il film comunque suscita discussioni, se non polemiche, ed è questo che interessava a Fosse. Il ballerino coreografo e regista ha dimostrato con Cabaret e i suoi altri film precedenti di sapere elevare il musical a 'molto di più del piacevole e insulso involucro «macie in Hollywood» Anni Trenta. Vi sono nell'attuale pellicola bagliori di tragedia e tocchi intimistici come nelle «petites choses de la vie»: e soprattutto vi è una professionalità sbalorditiva nel numeri di danza. Un cenno a parte merita Roy Schelder, l'attore impostosi all'attenzione internazionale anni fa come il partner di Oene Hackmann ne II braccio violento della legge, e divenuto poi nome di cassetta con Lo squalo. Schelder balla canta e soprattutto recita come se conoscesse Fosse da sempre. E la sua versatilità appare tanto più grande se si ricorda che in questo momento egli interpreta a Broadway uno del drammi più difficili del commediografo inglese Harold Pinter, Betrayal, tradimento. E' presumibile però che Scheider venga battuto da Dustin Hoffmann, come che A II that Jazz venga battuto da Kramer versus Kramer la notte in cui si consegneranno gli Oscar. Se accadesse il contrario, sarebbe una sorpresa, e. c. . Bob Fosse, regista del film candidato a nove Oscar

Luoghi citati: Hollywood, New York