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Sipra: coinvolte nell'inchiesta anche alcune società collegateDopo il ritiro del passaporto agli amministratori Sipra: coinvolte nell'inchiesta anche alcune società collegate Gli interessati alla vicenda sono però ottimisti: «Sarà una bolla di sapone» - Un comunicato dei dipendenti in difesa dei dirigenti TORINO — I passaporti dei presidenti, amministratori delegati e consiglieri della Sipra sono quasi tutti sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica Francesco Saluzzo che ne aveva nei giorni scorsi ordinato il ritiro. Il provvedimento, come si sa, è seguito all'invio della comunicazione giudiziaria in cui è scritto che tutti i consiglieri della società torinese succedutisi dal '72 ad oggi sono indiziati di peculato per distrazione e quelli insediati dal '74 in poi anche di violazione dell'art. 7 sulla legge per il finanziamento pubblico dei partiti. La comunicazione giudiziaria ha avuto come effetto la nomina di fiducia di un «pool» di avvocati civilisti e penalisti molto noti non solo a Torino: tra questi Grande Stevens, Chiusane Gallo, Zaccone, Tardy, Costanzo. Nessuna dichiarazione è venuta da loro, nessun commento dai più diretti interessati se non allusioni «a/ polverone delle notizie» e la convinzione intima che 'tutto finirà in una bolla di sapone». n magistrato, ossia il dott. Saluzzo, è introvabile, ma nei giorni scorsi ha già preso visione dei bilanci della Sipra (custoditi dalla Guardia di Finanza) e delle contabilità particolari. Che ci sia sotto qualcosa in più della «bolla di sapone», almeno per le gestioni del passato è confermato, non tanto dal giudice quanto dalle ammissioni degli attuali amministratori. Il magistrato indaga pure su società collegate alla Sipra, società abbastanza anomale con due dipendenti e consigli d'amministrazione composti da una decina di persone. I casi citati comunque non sa¬ rebbero che l'esigua punta dell'iceberg. il ritiro del passaporto è. stato commentato invece dal l'avv. Luca Bonetti, presidente del circolo «Calamandrei» di Roma, uno dei sottoscrittori della denuncia inviata l'ottobre scorso alla Procura della Repubblica di Torino. Dice: «Ci auguriamo che il magistrato proceda fino in fondo per portare alla luce e adeguatamente sanzionare tutto il marcio che c'è dietro-'- i Il riferimento è al cosiddetto «traino» e cioè all'Intervento che la società detentrice del monopolio pubblicitario televisivo avrebbe fatto o farebbe premendo sugli inserzionisti: per aver accesso ai caroselli le ditte interessate devono impegnarsi ad assicurare pubblicità anche ai giornali appaltati dalla Sipra. Viene citato come esemplo il contratto stipulato con la •Mira Lanza». I provvedimenti della magistratura sono stati commentati anche dai dipendenti dell'azienda i quali in un comunicato esprimono •solidarietà agli amministratori auspicando una conclusione rapida e chiarificatrice della vicenda». p.p.b.