Koenig: «Non si riconciliano cattolici cinesi e Vaticano»

Koenig: «Non si riconciliano cattolici cinesi e Vaticano» Il cardinale è stato 10 giorni ospite a Pechino Koenig: «Non si riconciliano cattolici cinesi e Vaticano» VIENNA — Di ritorno dalla Cina, dove ha compiuto una visita di dieci giorni su invito ufficiale, il cardinale Franz Koenig ha dichiarato ieri che «non esiste istituzionalmente una possibilità di riconciliazione fra i cattolici patriottici cinesi e il Vaticano». Ha aggiunto che comunque •tutti sono uniti nella fede in Cristo-. Koenig ha inoltre smentito la notizia diffusa dall'agenzia di stampa di Pechino Xinhua secondo cui egli avrebbe celebrato una messa nella cattedrale di Nantang. nella capitale cinese. Questa notizia, che alcune fonti occidentali ritengono frutto di una «speculazione» del governo al fine di dare una specie di riconoscimento ufficiale alla «chiesa patriottica», è stata anche smentita a Pechino e a Nanchino. Koenig ha detto, a poche ore dal suo ritorno dalla Cina, di aver compiuto il viaggio •senza alcun incarico particolare dal Vaticano-. «7/ Papa — ha detto il cardinale — mi hd lasciato libero di comportarmi secondo le circostanze-. Il cardinale ha aggiunto che si è recato in Cina soltanto nella sua veste di arcivescovo di Vienna e di cardinale austriaco e non come presidente del segretariato «per i non credenti». Il cardinale austriaco si è incontrato in Cina non solo con gli esponenti della chiesa «patriottica» (l'organizzazione cattolica vicina al governo e creata dopo le grandi epurazioni del dopoguerra), ma anche con dirigenti e sacerdoti di altre religioni, nonché con componenti di organizzazioni politiche. Koenig. nella sua conferenza stampa a Vienna, ha citato le parole di Mao Tse-tung per commentare le possibilità di una «riunifica¬ zione» dei «patriottici» con il Vaticano: -Non bastano le parole, bisogna che ci siano i fatti-. In sostanza il cardinale ha dato l'impressione che in Cina i cattolici per poter esistere come comunità religiosa devono distanziarsi nettamente dal Vaticano. «Con » fedeli a Roma non ho potuto parlare, purtroppo-, ha detto Koenig. ricordando che in Cina si trova, condannato a vita, un vescovo (probabilmente. Kong Pinmei. di Shanghai, arrestato nel 1955 come «agente dell'imperialismo»).

Persone citate: Franz Koenig, Koenig, Mao, Xinhua