Venaria: ogni giorno un infortunio e mezzo

Venaria: ogni giorno un infortunio e mezzo Secondo le statistiche del '79 Venaria: ogni giorno un infortunio e mezzo Nel complesso, 579 disgrazie, una mortale - Tre incidenti in più rispetto al 1978 Sono stati 579 gli infortuni sul' lavoro accaduti nel '79 a Venaria, con una media di 1,58 al giorno. Un dato decisamente alto soprattutto se si tiene conto che Venaria non è tanto sede di attività lavorative quanto stazione di transito dei lavoratori per le industrie torinesi del circondario (circa 11 mila unità la popolazione attiva per 5 mila posti di lavoro). Clnquecentosettantanove infortuni equivalenti a 5565 giornate lavorative perdute, pari a 44.520 ore di lavoro. I dati si fanno ancora più allarmanti e si alzano notevolmente se si considera 11 fatto che nelle cifre non rientrano gli infortuni con meno di tre giorni di prognosi (i datori di lavoro non sono obbligati a sporgere denuncia) e, chiaramente, gli incidenti dovuti a «lavoro nero». In rapporto allo scorso anno si è avuto un aumento di tre infortuni, ma una diminuzione di giornate lavorative perdute (576, pari a 47.160 ore), che dimostrano una diminuzione di gravità degli incidenti. Siamo fortunatamente ancora lontani dal «record negativo» battuto da Venaria nel '77, quando gli infortuni furono 600. *Le statistiche — dice il vigile urbano Claudio Genta, addetto alla rilevazione dei dati da quando questo compito di polizia giudiziaria è stato loro affidato — si riferiscono al primo referto medico, ulteriori referti il sanitario non è tenuto a comunicarli. Dai dati raccolti possiamo dedurre che ali infortuni sono molto più frequenti nelle industrie meccaniche e che nella maggioranza dei casi, direi al 90 per cento, sono dovuti alla mancata applicazione delle norme antinfortunistiche*. A questo discorso si allaccia il problema della prevenzione. Ri-' sponde l'assessore al Lavoro Enrico Praternale: «£' un momento di transito, per ora non. c'è niente che si occupi di prevenzione. L'Enpi (Ente nazionale prevenzioni infortuni) si è sciolto e i suoi compiti dovrebbero essere assorbiti al più presto dall'Unità locale dei servizi*. Ritornando alle statistiche, 39 infortuni nel '79 sono da considerarsi gravi (ustioni, fratture e mutilazioni) e si è avuto un morto. Si tratta di Giovanni Ghlslandi, 30 anni, via Maccaroni, Garlago (Bergamo). Il 17 ottobre, con altri due operai arrivati dalla Lombardia, stava ultimando un lavoro In un cantiere edile della nuova zona industriale, quando è precipitato

Persone citate: Claudio Genta, Enrico Praternale, Giovanni Ghlslandi

Luoghi citati: Bergamo, Lombardia, Venaria