Due arrestati: si intrattenevano con bambini e pagavano la madre

Due arrestati: si intrattenevano con bambini e pagavano la madre Una storia di miseria morale e materiale scoperta dai carabinieri Due arrestati: si intrattenevano con bambini e pagavano la madre La donna, che ha sette figli, è stata denunciata a piede libero - Avrebbe preteso soldi da due uomini - L'inchiesta è scattata in seguito alle rivelazioni fatte da un dodicenne Una storia di abbrutimento, miseria e ignoranza, scoperta dal carabinieri, ha squarciato un velo sul mondo della prostituzione infantile. Una realtà che emerge solo in occasione di fatti criminosi: poi, passato il clamore della notizia, riaffonda nel fango di cui vive e cresce. Questa volta due uomini sono finiti in carcere accusati di violenza carnale e atti di libidine su minori di 14 anni. Altre due persone sono state denunciate a piede libero, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Una di queste è la madre di tre del cinque bambini coinvolti nel triste • giro •. Alle Nuove sono finiti Albino Rossato, 46 anni, operaio della «Garello., corso Corsica 134 e Alfredo Montegrandi, 33 anni, residente ad Ivrea in via Cena 5 ma abitante con Eraldo Stiffan. 51 anni, pensionato, in via Olivetti 5: quest'ultimo è stato denunciato. La madre, di cui i carabinieri non hanno rivelato il nome, ha 46 anni, vive in un misero alloggio di Mirafiori con sette figli, tutti maschi. Separata dal marito, convive con un altro uomo. Secondo le prime indagini, era lei talvolta a favorire il penoso •commercio» dei figli di 13, 14 e 17 anni, pretendendo, ogni volta, la consegna del denaro del Rossato e del Montegrandi. L'inchiesta è scattata in seguito alla denuncia di una madre che aveva raccolto le confidenze del figlio, Giuseppe, di 12 anni. Il ragazzino le aveva raccontato che un giorno, insieme a un amico, era stato avvicinato in un cinema di corso Regina Margherita da uno sconosciuto. L'uomo, che si faceva chiamare Giuseppe, li aveva convinti ad andare a casa sua, in cambio 5000 lire a testa. La donna non ha esitato ad accompagnare il bambino dai carabinieri del nucleo investigativo e a presentare querela contro ignoti. Chiacchierando con madre e figlio, i militari sono riusciti a farsi raccontare altri particolari della vicenda arrivando cosi al vero nome di Giuseppe, Albino Rossato, e a quello del Montegrandi. I ragazzini hanno raccontato come più di una volta tutti insieme andavano ad Ivrea a casa del Montegrandi. L'uomo era gentile, li portava a cena e poi li ricompensava con qualche biglietto da mille a testa. .Il fatto più inquietante — racconta il sottufficiale che ha condotto le indagini — è che, più di una volta, i ragazzini sono andati spontaneamente fino ad Ivrea, in treno. Erano attratti dal modo facile con cui potevano procurarsi dei soldi e dal fatto che la madre non li sgridava mai-. * Aveva posteggiato l'auto sotto casa poco dopo la mezzanotte, lo hanno aggredito in tre. portandogli via tutto: il portafogli con pochi biglietti da mille, l'orologio, una catenina d'oro e le chiavi dell'auto, una 127 sulla quale sono poi fuggiti. Egidio Tagetti, 49 anni, stava scendendo dall'auto, sotto casa in corso Toscana 18: .Mi hanno puntato un coltello, spingendomi contro il muro. Forse erano drogati, si muovevano con nervosismo-. I banditi sono fuggiti verso il centro. it Mentre stavano svuotando una cantina, (avevano già preso una trentina di bottiglie di vino) sono stati sorpresi dagli agenti della mobile e arrestati. Sono Bruno Petrosi, 22 anni, corso Molise 47 e Francesco De Siena, 25 anni, via Sansovino 15. Sono stati bloccati nella cantina di Erminia Grilli, via Antonio Cecchi 21. Un inquilino, poco dopo le due, ha dato l'allarme, non hanno avuto possibilità di fuga. if Trovato in possesso di un moschetto mod. 91 in perfetta efficienza, l'operaio Tarcisio Giaccone. 30 anni, via Torino 56, VbtvsgbnulinntmlacnlsdVtg Vaie, è stato arrestato dai carabinieri di A vigliami e denunciato per detenzione e porto abusivo di arma da guerra. Il maresciallo Alessandro accorso al grissinificio Valsusa di S. Ambrogio in seguito ad una telefonata anonima che segnalava una carica esplosiva nello stabilimento, durante la perquisizione anziché dinamite ha rinvenuto l'arma nell'armadietto metallico del Giaccone, sotto indumenti di lavoro. * Su mandato di cattura della procura militare di Torino i carabinieri hanno arrestato Lino Carpegna, 19 anni, via Caselette 1. Almese: due mesi fa non si era presentato alla chiamata di leva. Albino Rossato e Alfredo Montegrandi sono fermati

Luoghi citati: Almese, Ivrea, S. Ambrogio, Torino, Vaie