Le tappe del Papa: Consolata, Duomo Cottolengo, Valdocco, piazza Vittorio

Le tappe del Papa: Consolata, Duomo Cottolengo, Valdocco, piazza Vittorio Reso noto il programma ufficiale del Pontefice a Torino Le tappe del Papa: Consolata, Duomo Cottolengo, Valdocco, piazza Vittorio Giovanni Paolo II si fermerà 10 ore in città, domenica 13 aprile - Celebrerà la messa sul sagrato del Duomo - Al pomeriggio, discorso davanti alla Gran Madre H programma della visita del Papa alla nostra città, è a grande linee, già pronto. Nessuna sorpresa rispetto a quanto già si sussurrava nei giorni successivi alla notizia dello storico avvenimento. Queste le tappe fisse del breve giro di Giovanni Paolo II la domenica del 13 aprile: arrivo in aereo a Caselle verso le 8, trasferimento al Santuario della Consolata, visita al Cottolengo, celebrazione della messa sul sagrato antistante il Duomo, breve sosta in Aricivescovado per la colazione. Nel primo pomerìggio, incontro nella comunità salesiana di Valdocco con i religiosi e 1 giovani, infine appuntamento in piazza Vittorio e discorso del Pontefice sul sagrato antistante la chiesa della Gran Madre. Dopo queste tappe, le dieci ore effettive del soggiorno di papa Wojtyla si saranno esaurite, rimarranno le brìciole di tempo per il trasferimento all'aeroporto di Caselle e il rientro a Roma. «Si dovrà lottare con i minuti e le oreammette mons. Jose Cottine, già regista della macchina organizzatrice per l'esposizione della Sindone, riconfermato nell'Incarico per preparare quest'altro importante appuntamento. Mons. Cottino ha partecipato venerdì sera al Consiglio episcopale e ieri mattina ha annunciato in una conferenza stampa le conclusioni del summit. • Ci rendiamo conto — ha precisato mons. Cottino — che il programma delineato dal Consiglio episcopale scontenterà moltissima gente. Per accontentare le richieste pervenute da tutto il Piemonte, il Papa avrebbe dovuto rimanere nella nostra regione parecchi giorni. Impossibile. Le ore di permanenza sono quelle che sono, una decina, da Caselle a Caselle. Neanche il Pa pahaildono dell'ubiquità...'. Se il programma di massima è già una realtà, rimangono da fissare altri particolari molti dettagli. Per spostarsi da Caselle a Torino il Pontefice si servirà dell'elicottero? Quanto si tratterrà nei vari posti previsti? Quale itinerario percorrerà il corteo papale negli spostamenti in città? Quanti fuori-programma si concederà? Chi conosce bene il personaggio Wojtyla è pronto a giurare che anche il 13 aprile Giovanni Paolo II preferirà non seguire alla lettera il cerimoniale. Per i servizi di sicurezza io stato d'allerta sarà d'obbligo. «Conoscendo l'imprevedibilità di Papa Wojtyla — si sfoga una sua guardia del corpo—c'è da mettersi le mani nei capelli... Ma è fatto così...'. Non ha potuto non essere esaudito comunque l'espresso desiderio del Pontefice di celebrare l'Eucarestia In un luogo sacro. «Per questo — ha spiegato mons. Cottino — abbiamo scelto il pronao del Duomo, davanti allo scenario della splendida facciata, in prossimità della Sindone. Sappiamo quanto il Pontefice abbia a cuore la sacra reliquia che ha visitato due volte nel '47, dopo l'ordinazione sacerdotale e l'anno scorso durante l'ostensione. Abbiamo scelto il Duomo anche per un altro motivo. In caso di maltempo, la messa sarà celebrata all'interno'. E' da escludere invece 11 trasferimento del Papa in un quartiere cosiddetto «popola' re», fra gli emarginati. «£' un discorso delicato — spiega mons. Cottino. — E' ingiusto etichettare alcune zone come qstdmtpttpcpg quartieri-ghetto. Gente che soffre ce n'è in tutti i quartieri'. Se il Duomo sarà il punto d'incontro simbolo della comunità dei credenti piemontesi, piazza Vittorio lo diverrà per li'mpatto con tutta la cittadinanza. Il Papa ascolterà tanta gente ma sarà più importante ascoltare le parole che il Pontefice rivolgerà alla popolazione torinese, travagliata da mille problemi. « Verrò a Torino per incontrare tutte le regioni d'Italia' precisò il Papa nel ricevere l'arcivescovo Ballestrero e annunciargli la visita alla città. Visita pastorale si, ma anche Impatto col mondo della sofferenza (non soltanto quella del Cottolengo, «cittadella della sofferenza»), col mondo dei giovani (ne riceverà una parte a Valdocco), col mondo operaio, con una realtà dove i seguaci del partito armato hanno seminato sangue e paura. 'Non vogliamo — conclude mons. Cottino — che la visita del Papa si trasformi in una kermesse religiosa, buona per accontentare tutti i palati. Le parole del Pontefice non potranno guarire tutti i mali delta città. Basterà che su quelle parole si mediti, si approfondisca. E' un invito a tutti gli uomini di buona volontà., ff.j.p.

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