Fiat: comunicazioni giudiziarie a 11 dei 61 Violenza privata, minacce, danneggiamento di Claudio Cerasuolo
Fiat: comunicazioni giudiziarie a 11 dei 61 Violenza privata, minacce, danneggiamento Saranno notificate nei primi giorni della prossima settimana Fiat: comunicazioni giudiziarie a 11 dei 61 Violenza privata, minacce, danneggiamento I nomi, per adesso, non sono noti - Gli operai saranno invitati a nominarsi un difensore Prosegue l'inchiesta sui fatti durante le lotte per il contratto: un comunicato sindacale Undici dei 61 operai che la Fiat aveva licenziato il 9 ottobre scorso riceveranno nei primi giorni della prossima settimana altrettante comunicazioni giudiziarie. I reati di cui potrebbero essere chiamati a rispondere sono: violenza privata, minacce e danneggiamento. La notizia, per ora, è in questi termini. Non si conoscono i nomi degli undici operai, anche se è pacifico si tratti delle undici lettere che la pretura aveva trasmesso alla Procura della Repubblica il 20 novembre scoi so. Nel corso del primo processo di lavoro erano emerse infatti circostanze che secondo 11 dirigente dell'ufficio dovevano essere portate a conoscenza della Procura della Repubblica. Il procuratore aggiunto Toninelli, che aveva condotto perso¬ nalmente le prime indagini, ha già ricevuto a suo tempo dalla Fiat una documentazione sugli undici «casi». Soltanto ora l'Inchiesta giudiziaria vera e propria prende l'avvio. Gli undici, che saranno invitati a nominarsi un difensore, potrebbero essere Interrogati a partire dalla prossima settimana. Anche le lettere di licenziamento degli altri 50 operai (sem- pre facenti parte del gruppo dei 61) sono state già trasmesse alla Procura. Ma per queste sono ancora in corso le indagini preliminari. La Fiat deve fornire fatti e circostanze idonee a configurare ipotesi di reato nel comportamento degli operai licenziati. Soltanto in seguito il procuratore aggiunto potrebbe decidere di far seguire le comunicazioni giudiziarie. Frattanto prosegue l'altra inchiesta per i blocchi stradali verificatisi durante 11 rinnovo del contratto dei metalmeccanici, l'anno scorso. Sull'argomento, ieri pomeriggio, la federazione Cgil, Cisl e UH ha preso posizione con un comunicato. •La magistratura torinese — si legge nel documento — prosegue l'inchiesta aperta l'estate scorsa subito dopo le lotte contrattuali dei metalmeccanici. Nei giorni scorsi sono stati convocati alla Procura della Repubblica alcuni responsabili sindacali accusati di "blocchi" stradali e altri reati. I dirigenti sindacali vengono imputati insieme ai quasi trecento (270, n.d.r.) operai denunciati dalla Fiat per le forme di lotta, che, pur assumendo talvolta atteggiamenti radicali, si sono rese necessarie per l'atteggiamento provocatorio della Federmeccanica nell'ultima lotta contrattuale-. •L'operato della magistratura incorre nel rischio — conclude il documento — o peggio nella scelta, di giudicare singoli o atti 'collettivi prescindendo dall'analisi del contesto sociale in, cui questi si svolgono e quindi non valutando le responsabilità primarie che innescano le tensioni sociali-. Le indagini sugli episodi di violenza avvenuti durante le .lotte contrattuali non sembrano procedere molto spedite per obiettive difficoltà. Molti dei testimoni o dei protagonisti di quelle lotte si sono trasferiti fuori Torino. Parecchi degli episodi non sono penalmente rilevanti, in quanto denunciano genericamente un fatto, senza indicarne 1 possibili autori. E' quindi probabile che soltanto In sporadici casi e con tempi piuttosto lunghi, le indagini approdino a qualcosa di concreto. Claudio Cerasuolo
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