La prof. voleva solo sapere il fondamento di quelle voci di Claudio Giacchino

La prof. voleva solo sapere il fondamento di quelle voci La sconcertante vicenda dell'handicappata di Valperga La prof. voleva solo sapere il fondamento di quelle voci Così si difende preso appunti» E gli studenti dicono: «Ci ha interrogati e ha Ha agito solo per far luce e aiutare la ragazza I carabinieri di Cuorgné stanno indagando sulla ridda di mormorii di una squallida storia di lolitismo a Valperga. E' ancora presto per poter affermare se tutto è soltanto pettegolezzo oppure desolante verità, se davvero una ragazzina di 13 anni, handicappata psichica, iscritta alla prima media alla «Arnulfi», è stata irretita in un giro balordo da alcuni giovani e forse anche da qualche uomo maturo, rispettabile ed insospettabile padre di famiglia. Le dicerie durano da un pezzo, si sono rinfocolate dopo che la ragazzina, alla fine di gennaio, si era allontanata da casa per cinque giorni. Proprio dopo questa scomparsa, ultima di una serie di assenze che però erano vissute lo spazio di poche ore, al massimo di un pomeriggio, i sussurri maliziosi ed inquietanti si sono rinfocolati arricchendosi di un'altra confidenza: -Un'insegnante ha fatto, svolgere in classe un questionario agli allievi molto prodighi di chiacchiere sulla sventurata compagna, per sapere come stanno le cose. Sembra che siano saltati fuori episodi strani, con tanto di nomi ed indirizzi di gente clw avrebbe dato interessata ospitalità alla ragazzina-. Una faccenda intricata e sconcertante che adesso sembra chiarita. In una classe, la terza «A», della «Alberto Arnulfi» si è parlato delle dicerie sulla ragaz-l Zina, l'insegnante di francese, Elena Vironda, ha chiesto agli alunni se conoscevano qualche cosa che andasse oltre al mero pettegolezzo. Racconta un ragazzo. Paolo:, • Nella scuola è da mesi che sul conto di quella ragazzina se ne dicono di colte e di crude. Quando è tornata in aula, dopo che per quasi una settimana nessuno l'aveva più vista in paese, le voci si sono moltiplicate. Allora la professoressa Vironda ci ha interrogati. A bbiamo detto tutto quanto noi sapevamo o avevamo sentilo dire in paese dai più grandi e l'insegnante si è presa degli appunti-: Un compagno di Paolo, Domenico, aggiunge: -E' vero. Io per esempio sono venuto a sapere die la ragazzina spesso va a Salassa, che ha degli amici in un Ixirclie non gode di (mona fama. Qualcuno sostiene che tra questi amici c'e pure un signore sui quarant'anni, che é lui a dare dei soldi alla ragazzina quando scappa da casa. Ho riferito queste cose alla professoressa di francese, lei se le e annotate su un foglio o su un quaderno, non ricordo bene-. La madre di Alberta, un'allieva della terza «A.: -Su quella ragazzina e stato detto tanto, troppo. Sarebbe ora che le autorità provvedessero, e inconcepiInle die una giovinetta in quelle condizioni continui a vivere in una famiglia die di lei non si cura affatto. Il questionario? Non mi risulta. So che in classe i ragazzi ne hanno parlato con un'insegnante-. La prof. Vironda si secca al solo sentire menzionare il termine «questionario», spiega: • Ho interrogato gli alunni soltanto per cercare di capire se in quel "bailamme" di mormorii e congetture ci fosse un fondamento di verità. Invece non è emerso nulla di particolare, ho riascoltato unicamente le solite parole-. L'amarezza veste le dichiarazioni dell'insegnante: -E'assurdo die sia esploso questa assurda polemica. Io ho agito a fin di bene, non certo con scopi inquisitori.. In effetti, pur se in modo diciamo cosi inconsueto e forse incauto, la docente é stata, finoa quando si è messa in moto l'indagine dei carabinieri) l'unica persona a Valperga che abbia tentato di fare luce sul groviglio creato dalla voce popolare. « Voce — osservano gli inquirenti — che proprio per la sua insistenza potrebbe contenere qualche verità-. Claudio Giacchino

Persone citate: Elena Vironda, Vironda

Luoghi citati: Salassa, Valperga