«Non ho mai falsificato tessere psdi nè altro»

«Non ho mai falsificato tessere psdi nè altro» «Non ho mai falsificato tessere psdi nè altro» Così ha risposto Ricciotti al pretore - E' il primo dei 13 che saranno interrogati Il pretore ha cominciato a interrogare 1 tredici dirigenti del parti torinese, indiziati per lo scandalo delle tessere «fasulle» di iscritti. Ieri mattina è toccato al vicesegretario del partito Lerro Ricciotti, che si è presentato nell'ufficio del pretore Plgnatel11 alle 11, accompagnato dal suo avvocato, Alberto Mittone. L'Interrogatorio è durato poco più di mezz'ora. Ricciotti ha negato di aver mal falsificato tessere o richieste di iscrizioni al partito, n magistrato ha deciso di nominare dei periti che verificheranno la cinquantina di schede in cui compare la firma di Ricciotti. Non è un lavoro facile, tanto più che la stessa cesa gli esperti dovranno fare con tutte le altre schede sequestrate, piti di duemila. Gli indiziati a tutt'oggl sono tredici: oltre Ricciotti, il segretario provinciale Fernando Vera, Ottavio Battlstella di Grugliasco, Rodolfo - Caponetto, l'avv. Giuseppe Bara, legale rappresentante del partito, l'architetto Carlo Caramellino, segretario cittadino, un proboviro nazionale, l'ottantenne Vincenzo Ramella. E Antonio Didedda, Giovanni Cipresso, Guglielmo Leonettt. Maurizio Bargnino, Domenica Bergadano, Adriana Musso, segretaria dell'ori. Purnari. La vicenda, com'è noto, risale alla fine del novembre scorso, quando, dopo animate riunioni di partito, la maggioranza vicina all'ex segretario del partito Romita non accetto 2400 domande di nuovi soci portate dal gruppo Magnano. Vi fu uno scontro tra Magnano e Vera e poi la denuncia alla magistratura di due iscritti Inizialmente fu interessata la procura della Repubblica che esegui 11 sequestro delle schede «sospette». Poi 11 processo passò al pretore competente per i reati di falso in scrittura privata e sostituzione di persona. Nel prossimi giorni il pretore Pignatelli interrogherà gli altri indiziati.

Luoghi citati: Grugliasco, Magnano