«Non erano bustarelle ma regali spontanei»

«Non erano bustarelle ma regali spontanei» I tre sanitari processati ad Avellino «Non erano bustarelle ma regali spontanei» Così si difendono in tribunale i medici dell'ospedale accusati di aver preteso somme non dovute per cure e interventi chirurgici AVELLINO — Respinte tutte le eccezioni sollevate dalla difesa, rifiutata la libertà provvisoria, nel processo contro tre sanitari accusati di aver preteso bustarelle dai ricoverati per agevolarli nelle cure e negli interventi chirurgici, sono cominciati gli interrogatori dei presunti responsabili, il prof. Antonio Turano, primario chirurgico dell'ospedale ex direttore sanitario del nosocomio, il dottor Auro Dattolo, aiuto urologo; il prof. Oreste Benvenuto Cornar, quest'ultimo a piede libero. I primi due devono rispondere di concussione aggravata e continuata; l'altro soltanto di corruzione. Il prof. Tufano si è protestato innocente: ^Ammetto di aver ricevuto somme di danaro, ma questo non ha nulla a che vedere coi tentativi di corruzione. Erano regali per il mio impegno, la mia generosaassistenza». Ha smentito anche l'accusa rivoltagli dall'emigrante in Svizzera Dell! Gatti: «Se avessi preteso 550 mila lire — ha commentato — avrei operato la moglie in una clinica privata». Il prof. Tufano si è poi dilungato su altri casi, più scabrosi, soffermandosi sulla loro storia dal lato clinico sanitario. Una linea difensiva adottata anche dagli altri due colleghi. 'Sono un esecutore di ordini — ha dichiarato il dottor Dattolo — non ho fatto che quello che voleva il primario.. Una volta soltanto, da un certo Francesco Scappellotta, un agricoltore di Serino, ho avuto una busta con 100 mila lire. Ma si trattava di un dono». Ti prof. Cornar ha Insistito anche lui sulla versione dei donativi Si è dichiarato estra¬ neo ai fatti addebitati e. pressato dalle contestazioni dei magistrati, ha ammesso: 'Sono episodi che capitarono in un periodo burrascoso della mia vita, quando avevo mia sorella gravemente ammalata. Qualcuno potrebbe anche avermi dato del denaro nel mio studio, ma non lo ricordo», a. 1.

Persone citate: Antonio Turano, Auro Dattolo, Oreste Benvenuto Cornar, Tufano

Luoghi citati: Avellino, Serino