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Un dipinto di Crivelli ritrovato nelle Azzorre Un dipinto di Crivelli ritrovato nelle Azzorre LISBONA — Un dipinto di Carlo Crivelli, firmato e datato 1487, scomparso e considerato perduto, è riapparso nelle Isole Azzorre. Affidato al Museo nazionale di arte antica di Lisbona, per un delicato restauro, è stato in questi giorni esposto. n direttore dell'Istituto italiano di cultura, Riccardo Averini, che l'ha presentato al pubblico di Lisbona, vi ha riconosciuto l'opera che il Cantalamessa-Carboni, già nel 1834. senza conoscere con esattezza il soggetto, dava per sparita dalla chiesa dell'Annunziata di Ascoli Piceno, e che lo Zampetti, nel 1961, riteneva essere stata venduta a Roma nel secolo scorso. L'opera appartiene al fecondo periodo in cui il Crivelli (nato tra il 1430 e il '35 a Venezia, che aveva lasciato nel 1457 dopo una condanna per adulterio), raggiunta dapprima Zara, s'era poi stabilito (1468) nelle Marche. Qui rimase, alla testa di un'importante bottega, lavorando per molte chiese e conventi della regione: da S. Lucia di Montefiore al duomo di Ascoli, dove dipinse anche in S. Domenico. Solo in parte i suol lavori sono però rimasti in loco, mentre altri, come quello ricomparso ora a Lisbona, si trovano divisi tra musei e collezioni private di qua e di là dell'Atlantico. Rimosse le sovrapposizioni di colore, che celavano alcuni particolari, e accertata l'autenticità delle scritte, l'opera ha riacquistato il primitivo splendore. Sarà riconsegnata al proprietario, ingegnere Augusto Bettencourt, che la riporterà nella sua casa nell'Isola di S. Miguel. La tavola rappresenta la Vergine con il Bambino tra i santi Sebastiano e Emidio, a sinistra, e Rocco, Francesco e il beato Giacomo della Marca, a destra. Raccolti sotto il manto della Vergine sono i membri della Confraternita delle Elemosine. In basso a sinistra è inginocchiato il coni mittente.