Scoperto un tempio gigantesco costruito con ossa di balene

Scoperto un tempio gigantesco costruito con ossa di balene Resti dell'antica civiltà eschimese nel Mar di Bering Scoperto un tempio gigantesco costruito con ossa di balene MOSCA — Un gigantesco monumento protostorico, una specie di Stonehenge dell'Artico, costituito anziché di pietre di grossi ossi di balena disposti in bell'ordine sul terreno, è stato ritrovato nei giorni scorsi da una spedizione dell'Accademia delle Scienze sovietica in un'Isola disabitata dell'arcipelago delle Ittigran, nel mare di Bering, vicino alle costo della penisola del Ciukci là dove questa si protende verso l'Alaska. Secondo l'annuncio dato dalle agenzie Tass e Novosti si tratta di una sorta di vialone, lungo 600 metri e largo una ventina formato da una doppia fila di teschi di balene polari (Balaena mysticetus) accuratamente ripuliti e alternati a mascelle dello stesso cetaceo. H viale termina un po' più in alto in una grandiosa costruzione a struttura circolare, anch'essa interamente costruita con ossi di balena disposti a forma di altare. Gli etnografi e gli storici appartenenti alla spedizione ritengono di essersi imbattuti nella cosiddetta «Valle delle balene», un monumento delle antiche civiltà eschimesi del- I l'epoca Punuk (risalente al 1250 - 1350 dopo Cristo) che finora era noto soltanto perché ne parlavano le antiche leggende mal scritte, tramandate di padre in figlio dalle popolazioni della estrema Jakuzia. Il complesso, avente scopi chiaramente rituali di propiziazione alla caccia, è unico nel suo genere e si valuta che 1 costruttori abbiano impiegato 1 resti di almeno centocinquanta mammiferi marini della specie Balena polare, o Balena franca. Questo animale — ormai ridotto a poche migliaia di esemplari in tutti gli oceani del mondo — può raggiungere 121 metri di lunghezza ed è inferiore soltanto alla Balenottera (detta anche Balena azzurra) che sflora anche i 35 metri e 11 peso di 135 tonnellate. Anche di quest'ultima specie di cetacei (i più grossi animali che siano mal apparsi sul pianeta Terra più grandi dei dinosauri) sono conservati resti nella parte centrale, l'altare del monumento preistorico. La scoperta del sovietici getta un fascio di luce sull'intera civiltà degli antichi popo¬ li artici. Del resto ossi di balena si trovano abbastanza spesso nelle terre siberiane e canadesi che si affacciano all'Oceano Artico, sia perché il freddo ne favorisce la conservazione sia perché gli eschi-mesi, essendo privi di legname da costruzione, usavano le mandibole e le costole del cetacei quali sostegni per la costruzione delle capanne. Per gli aleutlnl la balena era una divinità e gli eschimesi a Nord della Camclatka onoravano Sedna, la signora delle foche e delle balene. Le isole di Ittigran, situate quasi esattamente sul circolo polare, sono ben note agli zoologi perché ospitano la più folta colonia di trichechi esistente al mondo; si calcola infatti che in quelle isole vivano oggi, rigorosamente protetti, almeno 50.000 esemplari. Nelle stesse Isole, e in altri arcipelagnl adiacenti, venivano un tempo a riprodursi altre specie di foche, tra le quali la famosa Rytina Stelleri. gigantesco animale lungo più di otto metri che venne completamente sterminato In pochi, decenni, alla metà del Settecento." u. odd.

Persone citate: Balena

Luoghi citati: Alaska, Artico, Mosca