Se il ferroviere è donna

Se il ferroviere è donna Se il ferroviere è donna Giusi, biondo manovale in gonnella di Porta Nuova, aveva accusato i colleghi: «Mi telefonano di notte per chiedermi se ci sto» • Proteste, dibattito proposto dai sindacati - Ma i maschi, l'8 marzo, non c'erano Sabato 8 marzo, festa della donna. Al dopolavoro ferroviario, in un tripudio giallo di mimose, il maschilismo viene sconfitto per 'abbandono» al secondo round. Nella quasi totale latitanza del cosiddetto sesso forte fallisce, infatti, il confronto tra Giusi Angelico, biondo manovale In gonnella, ed 1 colleghi di lavoro del settore «manovra», accusati di ostacolarne l'inserimento nei ranghi per pregiudizi antichi, e con comportamenti offensivi. •Durante l turni di notte mi telefonano chiedendomi di che colore ho le mutandine, oppure per domandarmi se ci ito» aveva lamentato Giusi con tono battagliero, nel corso della trasmissione tv 'Sebben che slamo donne», suscitando un vespaio di proteste tra 1 dipendenti di Porta Nuova. Offesi, In particolare, s'erano dimostrati 1 compagni di Giusi che avevano sollecitato un dibattito al dopolavoro, proprio nel giorno di mobilitazione delle donne di tutto 11 mondo. Doveva essere quasi un processo «per calunnia», con la ragazza nel ruolo di Imputata, ma Giusi Angelico è invece uscita trionfante dal dibattito organizzato in via Sacchi 65 dal sindacato unitario Cgil, Clsi, Cil, che ha ripioposto ad una folta assemblea la registrazione del filmato televisivo. Una testimonianza senza peli sulla lingua, in cui la manovale (Intervistata assieme ad una tassista e ad una donna chirurgo) ribadiva accuse circostanziate: la maleducazione del colleghi maschi, ed 11 classico approccio verso la 'donna-oggetto», accompagnato dalla morale ormai frusta: «Ita tu qui che ci fai? Non è posto per femmine. Lo sai di aver rubato il lavoro ad un capofamiglia?». Gli uomini della ferrovia volevano negare, ribattere. Poi, forse intimoriti dal gialli bagliori delle mimose, hanno preferito disertare 11 dibattito. Giusi Angelico ne è uscita cosi vittoriosa, ma anche un po' turbata per l'atteggiamento di una parte delle colleghe che hanno preso le distanze dalle sue posizioni, commentando: «A noi non è mai successo niente di simile, i compagni ci rispettano perché sanno che siamo qui per lavorare. Molto dipende dal carattere della donna che si trova per la prima volta tra uomini abituati a notti in solitudine: se è troppo aperta, se dà troppa confidenza, è normale che si trovi corteggiata, anche in modo pesante». S'è udita anche la campana opposta, che rendeva a Giusi 11 merito della coerenza per aver .resistito, nel reparto assegnatole, e accusava di defezione molte «manovali' passate ad un più comodo Impiego d'ufficio. E qui, probabilmente, 11 dibattito ha sfiorato 11 nocciolo. La donna che lavora in ferrovia, specie se prossima alla maternità è abbandonata a se stessa e deve gestire alla meno peggio 11 proprio ruolo, anche rinunciando alla qualifica che ha scelto superando un concorso, perché le strutture appaiono sorde ad ogni ilchiesta di garanzia e di assistenza. Aver ritrovato su questi temi un momento di unità e di riflessione è stato certamente un successo per le «ferroviere» di Porta Nuova, nonostante la latitanza dei maschi. Roberto Beale

Persone citate: Giusi Angelico, Roberto Beale