Programma Cee perché il consumatore possa difendersi dagli abusi di mercato di Gian Carlo Fossi
Programma Cee perché il consumatore possa difendersi dagli abusi di mercato Le indicazioni vengono da una consultazione di tecnici e parlamentari Programma Cee perché il consumatore possa difendersi dagli abusi di mercato ROMA — Per la prima volta a livello europeo una indagine conoscitiva, particolarmente estesa e qualificata, ha affrontato il problema di una efficace difesa dei 260 milioni di consumatori che vivono nei paesi comunitari da un insieme di insidie connesse al rapporto con i produttori e i commercianti. La commissione del Parlamento europeo per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori ha inviato un dettagliato questionario a tutti gli organismi ed enti maggiormente rappresentativi e, successivamente, ha riunito a Dublino, per una consultazione diretta, oltre duecento esponenti parlamentari, economici e sociali: fra gli altri, i delegati dell'ufficio europeo delle unioni dei consumatori, della confederazione europea dei sindacati, dell'unione delle industrie della Comunità europea, delle cooperative di consumo, dell'associazione \ europea delle agenzie di pubblicità, della Camera di commercio internazionale ecc. A tutti sono state rivolte 22 domande sui punti — chiave di una possibile azione di tutela del consumatore, ben più valida di quella avviata nel 1975 sulla base di un primo programma di «informazione e protezione»: i risultati saranno ora valutati al Parlamento Europeo e costituiranno la piattaforma per una serie di iniziative concrete da segnalare, in vario modo, ai paesi comunitari «Credo di poter affermare — ci ha dichiarato il rappresentante italiano nella commissione del Parlamento europeo per l'ambiente, la sanità pubblica, e la tutela dei consumatori, on. Alberto Ghergo — che non vi siano precedenti di analogo rilievo, per l'interesse degli argomenti trattati a Dublino, la qualificazione degli interventi, la reale consistenza degli orientamenti scaturiti ». Ghergo ha precisato che sono state trattate «questioni complesse e delicate, come quella della pubblicità ingannevole e sleale con tutte le implicazioni pratiche, morali e giuridiche, quella del rapporto qualità-pubblicità-prezzi, quella del processo formativo e di analisi dei costi: le conclusioni daranno contenuto alle osservazioni e alle proposte che il Parlamento europeo farà in merito al secondo programma di azione proposto dalla comunità europea nei confronti dei consumatori». Quale la linea politica emersa? «Da una tendenza di mera difesa del consumatore — ha detto il rappresentante italiano — si passa ad una logica nuova che assegna al consumatore un ruolo, non più passivo, ma da protagonista dei processi di produzione, di distribuzione del beni, e della formazione del relativi prezzi». A livello europeo si cercherà di affermare e far rispettare alcuni principi importanti In particolare: gli acquirenti di beni o servizi dovranno essere protetti dagli abusi di potere del venditore, soprattutto dai contratti-tipo unilaterali, dall'esclusione abusiva dai contratti dei diritti essenziali dalle condizioni abusive di credito, dalla richiesta di pagamento di merci non ordinate il consumatore dovrà essere protetto dai danni provocati ai suoi interessi economici da un prodotto difettoso o insufficiente; la presentazione e la propaganda di beni o servizi com- presi i servizi finanziari non dovranno fuorviare la persona alla quale vengono offerti o dalla quale sono richiesti; nessuna forma di pubblicità audiovisiva dovrebbe fuorviare l'acquirente potenziale del prodotto o del servizio; tutte le informazioni fornite sull'etichetta, nei punti di vendita o nella pubblicità, dovranno essere esatte; il consumatore dovrà beneficiare di un soddisfacente servizio di assistenza tecnica per i beni di consumo durevoli e ottenere i pezzi di ricambio necessari per effettuare le prestazioni; Fra le proposte scaturite dall'indagine conoscitiva, alcune riguardano l'informazione e l'educazione. Si è affermata l'esigenza di armonizzare tutte le norme relative alla etichettatura nella Comunità, si è auspicata la definizione di una politica comune dell'informazione e dell'educazione del consumatore con inizio a livello scolastico Gian Carlo Fossi
Persone citate: Alberto Ghergo, Ghergo, Programma Cee
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