Attentato armeno a Roma

Attentato armeno a Roma I terroristi sono organizzati in un esercito segreto con diverse sigle Attentato armeno a Roma (Segue dalla l'pagina) presto otterremo una vittoria considerevole contro il fascismo turco: Prima di attaccare il telefono, l'uomo ha rivendicato al «suo esercito» «otto operazioni di guerra in territorio turco». Poco dopo le bombe, In piazza Esedra è arrivato il procuratore capo Giovanni De Matteo. La prima preoccupazione del magistrato é stata quella di cercare di comprendere se l'attentato fosse collegato con altri agguati che, contemporaneamente erano segnalati in sei punti della città. Fino a sera non è arrivata conferma. La scena dell'esplosione era sconvolgente. Pezzi di saracinesche squarciate si erano trasformati In proiettili che hanno ferito 1 passanti anche a notevole distanza. I feriti non sono gravi I loro nomi: Giovanni Oamboni, Fausto Pisani, Silvio Pacciocchi, Domenico Porcello, Bruno Molaschinl, Mattia Civaie, Salvatore Coppola e l'agente della Digos, Gaetano Cosi. I feriti sono stati ricoverati, divisi tra due ospedali, il San Giovanni e il Policlinico. Poche le testimonianze. Qualcuno avrebbe visto, pochi istanti prima dello scon- pio, un giovane fuggire dalla galleria e raggiungere una moto verde con a bordo un'altra persona. La moto si sarebbe allontanata a velocità sostenuta verso via Nazionale. I vigili del fuoco stanno esaminando 1 residui degli ordigni. Sembra che le bombe fossero state preparate con polvere da mina e fossero collegate' con un sistema ad orologeria. L'esercito clandestino per la liberazione dell'Armenia, che ha firmato anche 1 precedenti attentati, si batte per la liberazione di quella parte del Paese oggi sotto il dominio turco ed abitata In prevalenza dal curdi II popolo armeno non ha Infatti una sua patria. L'aveva agli Inizi del '900 prima cioè dello smembramento del suo territorio, per metà Incorporato dalle Repubbliche socialiste sovietiche e dell'eccidio compiuto dal turchi tra il 1917 ed il 1920, nell'altra metà, dove furono massacrati circa un milione e mezzo di armeni e 1 sopravvissuti dovettero rifugiarsi In varie parti del mondo. Oggi gli armeni sono circa 6 milioni. Una metà vive nella Repubblica armena, nell'Urss. mentre gli altri tre milioni sono sparsi per il mondo, in gran parte negli Stati Uniti, nel Medio Oriente, in Europa, prevalentemente in Francia. Pochi In Italia: se ne valutano 2500 circa. L'esercito clandestino per la liberazione dell'Armenia si è reso negli ultimi anni protagonista di vari attentati In tutto 11 mondo per richiamare l'attenzione Internazionale sul problema del Paese.

Persone citate: Bruno Molaschinl, Domenico Porcello, Fausto Pisani, Gaetano Cosi, Giovanni De Matteo, Giovanni Oamboni, Mattia Civaie, Salvatore Coppola, Silvio Pacciocchi

Luoghi citati: Armenia, Europa, Francia, Italia, Medio Oriente, Roma, Stati Uniti, Urss