Salvi a stento ottanta studenti in un albergo in fiamme a Roma

Salvi a stento ottanta studenti in un albergo in fiamme a Roma Spaventoso incendio, di notte, vicino alla Città del Vaticano Salvi a stento ottanta studenti in un albergo in fiamme a Roma E' r«Hostellum-Villaggio del pellegrino» - Due feriti fra gli ospiti; gravissimi danni alle strutture - I Vigili del Fuoco non escludono l'ipotesi di un attentato ROMA — Un violento incendio, probabilmente di origine dolosa, ha distrutto, nella notte fra giovedì e venerdì, un albergo di via Nuova delle Fornaci, l'«Hostellum - Villaggio del pellegrino», sito a Porta Cavalleggerl, nelle immediate vicinanze del Vaticano. Il rogo è divampato, all'improvviso, alle 3 di ieri mattina e, appena lanciato l'allarme, sono accorse tutte le autopompe dei vigili del fuoco disponibili a Roma. Il lavoro per spegnere le fiamme è durato parecchie ore. I danni materiali sono gravissimi e un'inchiesta è stata aperta per accertare le reali cause del rogo: non si esclude infatti che possa trattarsi di un attentato. Secondo gli esperti poteva essere una strage ma fortunatamente il bilancio del violento incendio è stato soltanto di due feriti: 11 professore Giorgio Sisti, 54 anni, di Milano, giudicato guaribile in 30 giorni per la probabile frattura di un braccio, e 11 guardiano notturno Paolo Ambrosi, 35 anni, che è stato tra 1 primi soccorritori ed è rimasto leggermente intossicato: guarirà in quattro giorni. E' opinione di vigili del fuoco, polizia e carabinieri che possa trattarsi d'un attentato o, comunque, di un fatto doloso. Anche se devono essere conclusi gli accertamenti e devono ancora essere interrogati diversi testimoni, secondo i pompieri appare improbabile che il rogo possa essere stato provocato da un corto circuito o da altre cause accidentali. Qualcuno degli ospiti dell'«Hostellum» ha parlato di un boato prima che si levassero le fiamme; tuttavia non è stato ancora stabilito con sicurezza se si sia trattato di un ordigno. Oli investigatori non escludono che gli eventuali attentatori abbiano versato dall'ingresso posteriore dell'albergo liquido infiammabile. Le strutture dell'edificio (muratura e legno) hanno favorito il rapido propagarsi delle fiamme che hanno raggiunto un'altezza di trenta metri minacciando uno stabile attiguo nel quale abitano una trentina di famiglie. Dell'«Hostellum» è rimasto cosi soltanto un cumulo di macerie e detriti: porte, Infissi, arredamento, suppellettili e oggetti vari sono stati ridotti in cenere. All'ingresso si erge ancora intatto e annerito dal fumo il cancello di ferro sorretto da due basi in muratura. L'edificio si estende su un solo piano. E' costituito da una serie di capannoni destinati agli alloggi degli ospiti, alla mensa, ai bagni e alla cucina. L'intero «Hostellum» occupa un'area di trecento metri quadrati. Attualmente vi erano ospitati una comitiva di 17 studenti tedeschi, un'altra di 67 studenti italiani dell'istituto «Virgilio» di Milano e quattro persone addette ai servizi: complessivamente 88 perso¬ ne. La comitiva italiana era guidata dal professor Sisti. Il proprietario dell'.Hostellum» è Michel Siliola. Una squadra dei vigili del fuoco, dopo avere spento gli ultimi focolai d'incendio, ha provveduto alla rimozione delle macerie e all'abbattimento delle parti in muratura, pericolanti. In particolare è stato demolito il muro che recinge il reparto adibito ai servizi igienici e alle docce. Proprio in questo luogo, secondo un primo accertamento compiuto dai pompieri, avrebbe avuto origine l'incendio, il fatto pare strano tuttavia agli stessi vigili del fuoco in quanto quei locali offrono scarso alimento alle fiamme, che si sono sviluppate nel giro di pochissimi minuti, raggiungendo proporzioni notevoli. Anche se altri accertamenti verranno compiuti in seguito non ha ancora trovato conferma definitiva l'ipotesi che si tratti di un fatto doloso. Un particolare che lascia perplessi è che un cancello di ferro, che dà su un cortile dell'«Hostellum», ha un'anta scardinata e divelta dal muro; sembrerebbe che il cancello sia stato forzato, ma non si esclude nello stesso tempo che a' farlo possano essere stati gli stessi ospiti dell'albergo durante la fuga. Per quanto riguarda gli 80 e più clienti, dopo l'incendio essi si sono rifugiati in una vicina officina. In giornata è stata trovata per loro una diversa sistemazione. Si è appreso infine che due vigili sono rimasti leggermente contusi durante l'opera di spegnimento.

Persone citate: Giorgio Sisti, Michel Siliola, Paolo Ambrosi, Sisti

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Milano, Roma