«Grande successo di Schmidt negli Usa ma l'America ormai pensa alle elezioni» di Tito Sansa

«Grande successo di Schmidt negli Usa ma l'America ormai pensa alle elezioni» Ecco i primi commenti tedeschi sul viaggio del Cancelliere «Grande successo di Schmidt negli Usa ma l'America ormai pensa alle elezioni» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — «Il successo di Schmidt» è il titolo identico di tre editoriali su altrettanti quotidiani tedeschi, dedicati alla visita del Cancelliere al presidente americano Jimmy Carter. Un altro giornale vicino all'opposizione scrive addirittura che «diversi uomini di Stato e anche l'opposizione a Bonn invidieranno Schmidt per la sua magistrale esibizione». Al Cancelliere (e non a Carter) i commentatori attribuiscono il merito del risultato positivo dell'incontro tra i due uomini di Stato, espresso nel lungo comunicato congiunto. Esaminando in dettaglio i risultati dei colloqui, i commentatori tedeschi constatano che Schmidt, il quale era sicuro del proprio successo già alla vigilia. non ha concesso assolutamente nulla ed è riuscito a portare il presidente americano sulle sue posizioni, non soltanto nei colloqui a quattr'occhi ma anche nel comunicato congiunto. Due punti di esso «recano, l'impronta del cancelliere»: la esplicita dichiarazione circa la necessità di continuare la politica di distensione (senza menzione delle «punizioni. all'Unione Sovietica) e i passaggi sulle sanzioni economiche. Nel coro di lodi quasi generali al loro capo di governo, i giornali mettono in evidenza che sui problemi base (come la valutazione della crisi afghana) le posizioni sono «assai vicine», come dice il comunicato, e che le differenze sono «soltanto di tattica». Schmidt lo ha ammesso apertamente, facendo intendere che tanto lui quanto Carter hanno ottenuto un «notevole miglioramenio di clima», sono riusciti a «concretizzare una risposta occidentale alla sfida sovietica» e «hanno riportato il sole sulle relazioni tedesco-americane» le quali «sono migliori della loro fama». «Vi sono interessi diversi — commenta il Koelner Stadt Anzei-. ger — ma ciascuno rispetta quelli altrui». Poche le voci critiche e i commenti che denunciano delusione. Ai molti giornali che approvano il Cancelliere per non essersi allineato sulle posizioni di Carter per un boicottaggio delle Olimpiadi di Mosca (e sul tema vi è stato un «braccio di ferro») fanno da contrappunto alcuni osservatori che lamentano la «indeterminatezza» di Schmidt. Al loro capo di governo gli editorialisti rimproverano semmai le eccessive smancerie televisive per il pubblico americano {«si è imbrattata la bocca di miele», scrive un giornale) e la sua inconsueta modestia, che lo ha indotto a rinunciare a cantare vittoria. Le uniche riserve riguardano Jimmy Carter, il suo rifiu-i to di partecipare agli aiuti alla Turchia e il sospetto che egli sia stato tanto conciliante per debolezza e perché pensaalle elezioni. Dopo avere constatato con stupore che sui giornali degU Stati Uniti l'incontro Carter-Schmidt ha trovato pochissima eco, alcuni commentatori avanzano 11 sospetto che negli ambienti di governo e nell'opinione pubblica americana la «ondata afghana» sia alla fine, che altri temi elettorali, soprattutto di natura economica, li interessino maggiormente. Tito Sansa

Persone citate: Jimmy Carter, Schmidt

Luoghi citati: America, Bonn, Mosca, Stati Uniti, Turchia, Unione Sovietica, Usa