Gruppo Monti, il sindacato attacca l'Eni e vuol trattare per la Mach di Volpiano

Gruppo Monti, il sindacato attacca l'Eni e vuol trattare per la Mach di Volpiano Chiesto un incontro urgente a Bisaglia per la revoca delle concessioni Gruppo Monti, il sindacato attacca l'Eni e vuol trattare per la Mach di Volpiano TORINO — «Siamo disponibili — ha detto ieri il segretario nazionale Cisl, Frandi, a nome anche di Cgil e Uil — a discutere qualsiasi proposta, ma occorre chiarezza. Dobbiamo sapere che cosa c'è dietro la proposta di Bisaglia di revocare la concessione alte raffinerìe del gruppo Monti. Abbiamo già sollecitato un incontro urgente con il ministro, possibilmente prima che le firme dei ministri Reviglio e Signorello, che ha sostituito il dimissionario Evancelisti, rendano operante il decreto». Le parole sono cadute su un pubblico, 1 lavoratori della Mach di Volpiano. attento ma scoraggiato dopo mesi di Incertezza ed inattività, con un futuro ancor più tetro. La situazione infatti rischia di peggiorare. Non si tratta soltanto più delle tecnologie sofisticate della raffineria di Volpiano rimaste inutilizzate. bensì di tutta una rete di impianti che non viene più rifornita. Nei mesi scorsi l'Aglp ha ceduto 11 carburante anche alla Mach. «Ora i distributori —ha affermato Colazzo, della Cisl — di Torino e provincia possono contare su due autobotti che fanno il pieno a Pregnana, nel Milanese, pagando in contanti il carico. E'chiaro, non sono più sufficienti ed i gestori hanno già minacciato nuove agitazioni e blocchi ai depositi». Il dibattito ha messo in luce altri paradossi nel campo energetico nazionale. All'Agip, ente di Stato, è stata rivolta l'accusa di agire come compagnia privata. una delle tante — ha sottolineato Rovel, Cgil provinciale — che Importano prodotti raffinati. A Milazzo, per esempio, la "Mediterranea" di Monti è ferma, per mancanza di greggio. Per approvvigionare la vi¬ cina centrale elettrica, l'altro ieri è stato sbarcato olio denso da una petroliera di circa 100 mila tonnellate, proveniente dal Venezuale. In Italia si potrebbero trattare annualmente circa ZOO milioni di tonnellate di greggio (oltre 36 il solo gruppo Monti), se ne lavorano poco più della metà». AU'Agip si rimprovera di avere speculato sul dissesto Monti chiedendo ai propri dipendenti ore straordinarie e maggiore produttività per colmare il vuoto dell'offerta. «7 dirigenti hanno parlato di necessità temporanea, di sforzi indispensabili per soddisfare le richieste. L'unico risultato per la compagnia è che si è impadronita, sfruttando il personale, senza programmazione o investimenti, di una fetta di mercato pari al 40 per cento». Quale strategia potrà adottare il sindacato e, soprattut¬ to, con quali possibilità di successo? La risposta di Frandi è stata decisa: 'Sappiamo troppo poco. Tuttavia, in assenza di progetti seri e attendibili, siamo decisi a difendere l'esistente con ogni mezzo, costi quel che costi'. 'Il settore chimico — ha aggiunto — è ricco di esempi clamorosi dì promesse mai mantenute che si sono tradotte in decine di migliaia di posti di lavoro soppressi'. Frandi si riferiva in particolare alla ventilata proposta dell'Eni di utilizzare la Mach di Volpiano solamente come deposito e non come raffineria, «in contrasto con tutte te indicazioni che possono scaturire dal più elementare esame del bisogni dell'Italia Nord Occidentale, tenendo ben presente che è prossima la chiusura degli impianti di Rho, ormai obsoleti». Carlo Novara

Persone citate: Bisaglia, Carlo Novara, Colazzo, Frandi, Milanese, Reviglio, Signorello

Luoghi citati: Italia, Milazzo, Rho, Torino, Volpiano