Sei giudici interrogano gli arrestati sui mille miliardi Italcasse scomparsi

Sei giudici interrogano gli arrestati sui mille miliardi Italcasse scomparsi Banchieri e imprenditori si difendono e chiedono la libertà provvisoria Sei giudici interrogano gli arrestati sui mille miliardi Italcasse scomparsi Alla Procura è cominciato il lavoro di gruppo - Ieri è finito in carcere un altro «beneficiato» - Gli industriali sostengono di aver ottenuto regolarmente i crediti (Belli avrebbe restituito parte dei prestiti) - L'inchiesta si salderà con quella sui finanziamenti a partiti (fondi neri)? - Rovelli si costituirebbe ai termine degli interrogatori ROMA — Sì difendono i banchieri e gli imprenditori arrestati martedì per 11 peculato da mille miliardi all'Italcasse. A Regina Coeli, sono cominciati gli interrogatori di cinque dei 39 personaggi arrestati. Trentanove perché è finito in carcere ieri notte un altro «beneficiato»: Faustino Somma, 45 anni, residente a Potenza, presidente della Banca cooperativa di Pescopagano, sindaco de di Vaglio, ex amministratore delegato della «Siderurgica lucana» per la quale ottenne finanziamenti dal governo. Sono stati sentiti dal giudice due ex dirigenti dell'Ita!' casse dalle cui mani uscirono finanziamenti e prestiti che, secondo l'accusa, vennero erogati senza sufficienti garanzie e tre beneficiari, costruttori e finanzieri, che ottennero decine di miliardi. Sono: Corrado Garofoli, 74 anni, romano, vicepresidente della Cassa di Risparmio di Roma; Giacinto Frogglo Francica, calabrese, 61 anni, presidente della Artigiancassa e presidente della Cassa di Risparmio per la Calabria e la Lucania; Arcangelo Belli, 46, anni, costruttore, che dal '70 al '77 ottenne 57 miliardi e, duecento milioni; Alfio Marchini, 67 anni, costruttore, fratello dell'ex presidente della Roma Alvaro, che incassò negli stessi anni 23 miliardi e seicento milioni; Corrado Sofia, 54 anni, finanziere, che ricevette circa 16 miliardi n giudice Istruttore Antonio Alibrandi è arrivato al carcere di primo pomeriggio. Nella sua cartella aveva l'elenco del 49 nomi ai quali aveva contestato due giorni fa 11 peculato aggravato e 11 testo del mandato di cattura di 59 pagine da notificare agli imputati, n provvedimento ripete nella sostanza le accuse mosse con un precedente mandato di comparizione emesso alcuni mesi fa, al quale è stata aggiunta l'aggravante del numero, cioè l'aver commesso 11 reato in più di cinque persone. Tutti gli interrogati hanno respinto le accuse e i difensori hanno chiesto la loro scarcerazione per mancanza di indizi o, in via subordinata, la libertà provvisoria. Durante il suo lavoro Alibrandi sarà affiancato da una equipe di sostituti procuratori, cioè da ben cinque rappresentanti di quell'ufficio che durante l'affare Rateasse ha sempre buttato acqua sul fuoco. La Procura, infatti, aveva espresso il parere di contestare agli imputati il peculato, ma a piede libero e senza l'aggravante del numero. Ieri, dopo le mille polemiche seguite alla gestione accentrata dei casi di criminalità economica vigente in Procu¬ ra, è stato inaugurato il lavoro di gruppo e saranno cinque, i magistrati che. per delega! col procuratore aggiunto Raffaele Vessichelli, collaboreranno con Alibrandi durante questa frangia d'inchiesta. I loro nomi: Fabrizio Hinna Danesi, Orazio Savia, Anto-, nio Marini, Paolo Summa ed Ernesto Mineo. I sostituti procuratori, al termine degli interrogatori (alcuni si svolgeranno a Roma, altri nelle città dove sarà trasferita parte degli arrestati) dovranno esprimere il loro parere non vincolante sulla libertà provvisoria richiesta dai difensori degli imputati ed è facile prevedere che il loro punto di vista sarà favorevole, tenuto conto della tendenza seguita dalla Procura fin dall'inizio del processo. Tra le iniziative dei difensori c'è da segnalare infine un ricorso per illegittimità presentato alla Corte di Cassazione dal legale dei fratelli Caltagirone. Maurizio di Pietropaolo. Torniamo agli interrogatori. Tutti gli imputati erano già stati ascoltati una prima volSilvana Mazzocchi , (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Luoghi citati: Calabria, Caltagirone, Francica, Lucania, Pescopagano, Potenza, Roma