Sequestro Ovazza-Ruscalla: «Non è vero non so nulla» è la litania di un imputato

Sequestro Ovazza-Ruscalla: «Non è vero non so nulla» è la litania di un imputato Un'altra udienza dominata dai silenzi, dalla reticenza, dalla scarsa memoria Sequestro Ovazza-Ruscalla: «Non è vero non so nulla» è la litania di un imputato Michele Facchineri, davanti alla trascrizione di alcune sue telefonate registrate durante i due rapimenti, ha risposto tranquillo: «Erano comunicazioni personali; sono innocente» Il processo contro i quaranta e più imputati accusati dei sequestri Ovazza-Blangino-Ruscalla stenta a prendere forma. E' vero che si prevedono udienze fino a giugno-luglio e quindi è ancora presto per capire se ci sono o no strategie d'attacco, se ci saranno colpi di scena, confessioni, accuse, e se si romperà o no il fronte dell'omertà che unisce 1 principali esponenti dei clan calabro-plemontesi. Sappiamo che all'interno dell'accomandita calabrese sono successe parecchie cose: c'è stato uno dei Facchineri che ha parlato; un vento di faida ha scosso i Facchineri ed i parenti Ouerrisl per via di una donna ; è entrato nel gruppo originario di Cittanova 11 furore della vendetta che ha strappato a queste famiglie, unite ed opposte ad altri clan, una trentina di congiunti ed amici. Ma delle rabbie, dei rancori che stanno sotto le complicità intrecciate del calabresi e del gruppo Racca, Oenesio, Beltrando (i piemontesi di Sommariva Bosco e Martiniana Po) nulla traspare. Tutti sembrano' orientati a negare ostinatamente. Il giovane Facchineri, che ha avuto la lingua sciolta davanti al giudice istruttore, non s'è visto e forse non comparirà in quest'aula. L'altro accusatore, Albino Blsson ha già confermato gli interrogatori. Adesso tocca ai detenuti chiarire le rispettive posizioni al giudici della corte d'assise. Ieri è stata la volta di Michele Facchineri, braccio potente—si legge nella ordinanza di rinvio a giudizio — dell'anonima nel cui sportelli sono affluiti centinaia di milioni pagati per la libertà di Carla Ovazzaedi Emilia Blangino Bosco. Michele Facchineri si è attestato sulla linea della strategia del silenzio, ribadendo i «non ri' cordo» e 1 «non è vero» riversati nei verbali del giudice istruttore. n presidente Barbaro ha ri cordato all'Imputato la trascri zione di parecchie telefonate si' binine registrate durante 1 se questrl Ovazza e Ruscalla, ma l'imputato ha detto per l'ennesima volta di non saperne nulla. Eppure al telefono c'era sempre lui a sollecitare informazioni, a commentare, a dare ordini. Lui afferma che si tratta di equivoci, di abbagli: le comunicazioni riguardavano faccende personali, di sequestri non s'è mal interessato. Accusato di aver tentato di ammazzare l'ex amico Querrisi, Michele Facchineri ammette soltanto In parte c'era della ruggine tra le famiglie e si voleva impartire al Guerrisi una lezione. 'Spezzargli le braccia, ma a tu per tu, come si usa tra uomini». Quindi esclude che altri siano stati incaricati di uccidere l'ex amico diventato rivale. Il processo continua oggi.

Luoghi citati: Cittanova, Martiniana Po