La Uil da Viglianesi a Benvenuto

La Uil da Viglianesi a Benvenuto Una serie di manifestazioni per celebrare i trent'anni La Uil da Viglianesi a Benvenuto ROMA — La Uil celebra i trent'anni d'attività con una serie di manifestazioni che sono cominciate ieri, che proseguiranno oggi e che si concluderanno domani, con l'intervento di oltre duemila sindacalisti, esponenti politici, economisti, studiosi e rappresentanze delle centrali sindacali estere: dagli americani ai sovietici, dagli arabi agli israeliani, con danesi, portoghesi, svizzeri, jugoslavi, austriaci, giapponesi, polacchi, ungheresi, ecc. La terza confederazione sindacale italiana è nata il 5 marzo 1950 in un periodo di forti tensioni politiche, con una maggioranza socialdemocratica che nominò alla segreteria generale Italo Viglianesi. Il secondo segretario generale è stato il repubblicano Raffaele Vanni. Adesso la confederazione è guidata dal socialista Giorgio Benvenuto. Grosso modo i sindacalisti d'ispirazione socialista sono il 50 per cento: i socialdemocratici circa il 30 per cento e i repubblicani il 20 per cento. La UH l'anno scorso ha chiuso il tesseramento con 1.260.488 lavoratori iscritti attivi (cioè esclusi i pensionati). L'incremento rispetto al 1978 è stato del 3,6 per cento. La categoria più forte è l'industria con 518 mila tesserati: seguono il pubblico impiego, 283 mila iscritti; l'agricoltura, 253 mila tesserati; i servizi, 112 mila iscritti e i trasporti con 92 mila tesserati. -Il tesseramento del 1979 — dice una nota della confederazione — indica ima crescita generalizzata nei settori dell'industria, dei trasporti, del pubblico impiego e dei servizi, mentre il settore agricoltura è stazionario ». Non è senza significato che la Uil ie¬ ri abbia aperto le celebrazioni con un convegno che aveva per titolo: «Dibattito su Bruno Buozzi e la sua eredita politica nella vita della Uil», con interventi di Sergio Turone, Giuseppe Tamburrano, Piero Craveri, Luigi della Croce, Leo Valiani. Tra il pubblico, foltissimo, l'ex presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat. -Il richiamo a Bruno Buozzi — ha sottolineato Turone — sta a indicare che la Uil non intende conferire un carattere frazionistico a queste sue celebrazioni-'. Gli inizi non furono facili e vengono alla luce, proprio in questi giorni, documenti (che saranno citati anche nella relazione che Benvenuto farà oggi) in base ai quali risulta che la nascita della Uil incontrò l'ostilità degli americani e della Cisl, oltreché, ovviamente, della Cgil. Alla radice c'erano le drammatiche elezioni del 1948 nel corso delle quali i sindacalisti si schierarono con i rispettivi partiti (socialisti e comunisti con la «Testa di Garibaldi» : i democristiani con lo «Scudo crociato»). In mezzo si creò un'area che non condivideva quest'atteggiamento dei leaders sindacali, in quanto rappresentava una divisione traumatica dei lavoratori. Nel 1950 questi uomini davano vita alla Uil come strumento per tener •vivo il dialogo tra opposte tendenze. «La stessa strada — ha ricordato Leo Valiani — che Bruno Buozzi percorse nel 1935-'36 in Francia ricostruendo l'unità dei lavoratori italiani emigrati e partecipando ai primi comizi con Di Vittorio». Nel 1943, durante i «quarantacinque giorni badogliani» è ancora Bruno Buozzi che prepara il progetto e pone le condizioni per la riorganizzazione del sindacato italiano. Della Croce ha ricordato che Buozzi puntava a un -sindacato moderno, rivolto ai problemi generali». Tamburrano della direzione del partito socialista, rifacendosi ad alcuni atteggiamenti di Buozzi, ha sostenuto che egli «era convinto che l'azione sindacale preparasse il terreno più favorevole per i partiti della sinistra». Tamburrano ha anche indicato alcune caratteristiche di un sindacalismo moderno: rifiuto del modello contrattualistico americano (che porta al disimpegno nella lotta sociale): rifiuto di una dipendenza dalla tattica dei partiti; riesame della politica delle riforme. Su questo punto Tamburrano è stato critico. A suo giudizio -il sindacato tende a sostituirsi ai partiti»; invece il sindacato -può esercitare la sua vocazione riformatrice partendo dai posti di lavoro, attraverso i diritti d'informazione e di contrattazione». La manifestazione centrale del «trentennale della Uil» si svolge oggi nel «Centro internazionale» dell'Ergife-Hotel Palace. Dopo l'introduzione di Domenico Buttinelli seguiranno relazioni di Giuseppe Galasso, di Aldo Garosci e di Federico Mancini su «Il contributo del sindacato alla costruzione della democrazia italiana». E' previsto, dopo il saluto delle delegazioni straniere, un intervento del ministro del Lavoro, Scotti. Il segretario generale Giorgio Benvenuto farà la relazione su «Trent'anni di esperienze: la Uil verso un sindacato nuovo protagonista nella costruzione della democrazia economica». Sergio Devecchi

Luoghi citati: Francia, Roma