Pertini nel paese di Moro «Sentiamo la sua mancanza»

Pertini nel paese di Moro «Sentiamo la sua mancanza» Il Capo dello Stato ha concluso il viaggio in Puglia Pertini nel paese di Moro «Sentiamo la sua mancanza» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MAGLIE — « Voi dovete custodire gelosamente la memoria di Aldo Moro. Tutti ne sentiamo la mancamo, oggi più di ieri, e se egli fosse ancora vivo potrebbe essere di grande aiuto a chi vi parla. Potrebbe lui aiutarci ad uscire da questa situazione politica molto difficile. La lapide che voi avete deposto porta la data del 25 aprile: Moro appartiene ai caduti della seconda resistenza che il Paese deve sostenere e nessuna divisione politica può sottrarci a Questo compitom: nel nome di Moro e della nuova resistenza che ha predicato in giro per la Puglia spiegando a operai e contadini che è insieme lotta al terrorismo e lotta sociale, Pertini conclude il suo pellegrinaggio nel sottosviluppo del Sud. Tutta la gente di Maglie, da dove Moro si allontanò bambino per tornarvi raramente e in occasioni ufficiali, è scesa nella piazza del Municipio per salutarlo. Lo ha visto leggere le frasi fredde della lapide attaccata in un angolo seminascosto del Comune, toccarla appena con la mano, poi avviarsi verso la casa natale dello statista, lontana un centinaio di metri. Quattro stanze molto umide dal soffitto a volta, che il Comune ha appena acquistato e di cui farà una biblioteca specializzata in libri su Moro. La gente di qui ricorda appena il leader democristiano e il contrasto tra la gioiosa festa dei quindicimila cittadini maggesi per l'arrivo del Presidente e 'l'animo accorato ma pieno di fermezza* di Pertini segna questa breve e ultima tappa nella terra del Salente. Pertini ha accorciato all'ultimo momento il programma della giornata: quando è stato avvertito che anche comunisti e repubblicani chiedevano le dimissioni del ministro Evangelisti, ha deciso di tor¬ nare a Roma al più presto, per essere al Quirinale in tempo per venire informato dettagliatamente sulla situazione. Mentre lascia il paese di Moro e le sue frasi sull'uomo «onesto e retto» che operò «non nell'interesse del suo partito ma del popolo italiano» sono ancora sulla bocca di tutti, uno squadrone aereo solca in segno di saluto il cielo di questo angolo di Puglia. Il tema della nuova o seconda resistenza è stato un filo che ha guidato saldamente i messaggi che il Capo dello Stato ha lasciato a questo Sud. Da Gramsci a Moro, anche lui prigioniero di un carcere, per un tempo molto più breve ma non per questo meno spietato. Il significato di questa lotta lo ha spiegato ieri mattina agli operai del Petrolchimico della Montedison di Taranto, con parole forse ancora più incisive di quelle che ha dette ai lavoratori dell'Italsider. «AH sono seduto sulla branda di Gramsci e pensando alla mia vita di combattente per la libertà e per l'antifascismo mi sono chiesto: ma noi, ci siamo battuti invano? Ebbene, se vogliamo che questa libertà sia duratura dobbiamo fare apSandra Bonsanti (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

Luoghi citati: Maglie, Puglia, Roma, Taranto