Topi, tafani e altri scrittori tedeschi di Tito Sansa

Topi, tafani e altri scrittori tedeschi Querelato per queste espressioni l'uomo di fiducia di Strauss Topi, tafani e altri scrittori tedeschi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Topi di fogna e tafani interessano da alcuni giorni la procura di Stato di Stoccarda, la quale ha aperto un fascicolo istruttorio ad essi intitolato, in connessione con una denuncia per «istigazione all'odio popolare» presentata da un avvocato della città contro il segretario generale del partito cristiano sociale di Strauss, Edmund Stoiber. Con le parole «ratti» e «tafani» l'uomo di fiducia di Strauss ha definito un gruppo di scrittori tedeschi E siccome si tratta di animali nocivi che bisogna annientare, ritorna alla memoria dei tedeschi il linguaggio usato dalla propaganda nazista, la quale paragonò gli ebrei ai topi di fogna e preparò il genocidio degli israeliti. Le infelici espressioni, definite «fasciste» e «linguaggio da letamaio», furono usate un anno e mezzo fa (il 28 luglio del 1978) dallo stesso Franz Josef Strauss che, accusato dallo scrittore Bernt Engelmann di avere un passato nazista, rifiutò di querelarlo, dicendo: «Con topi di fogna e con tafani non faccio processi». La cosa fini lì, senza che alla magistratura venisse permesso di intervenire nella dìsputa. Nel frattempo, tuttavia, molti testimoni hanno discolpato Strauss, attestandogli addirittura un passato antinazista. Dieci giorni fa, durante una riunione a porte chiuse con un gruppo di giornalisti della radio di Stoccarda, un redattore ha rispolverato la citazione, domandando a Stoiber se effettivamente Strauss considera Engelmann e altri scrittori (cita cinque nomi) topi di fogna e tafani. Stoiber non si è impegnato per il suo capo, i.ia ha detto che per lui i citati sono animali nocivi. Ergo, dedu¬ cono gli scrittori, siamo da annientare, Stoiber pensa come, Hitler. Gli scrittori, dì cui è stato fatto il nome, sono tutti di sinistra. Ci si aspetta che impugnino la penna e rispondano per le rime. Ma, oltre ad essere di sinistra, sono anche tedeschi, e in questo Paese, fanatico dell'ordine e del diritto, anche le sinistre hanno un sacro rispetto per la magistratura, e preferiscono affidare la soluzione delle proprie controversie piuttosto che difendersi privatamente. Di conseguenza, Stoiber è stato denunciato. Non è la prima volta che uomini politici tedeschi paragonano gli scrittori ad animali. Il defunto cancelliere Ludwig Erhard, attaccato da Hochhuth e da Grass, ti chiamò «barbagianni» e «cani scimmia», ma i due non poterono far nulla perché Erhard godeva dell'immunità parlamentare. Così il cancelliere Helmut Schmidt, che nel 1975 chiamò «ratti» i disturbatori di un comizio; cosi il capo del gruppo parlamentare socialdemocratico, Wehner, che ha usato più volte il termine; così il deputato socialdemocratico Luta, che ha definito Strauss uno «sciacallo». E, infine, il socialdemocratico Ehmke, che appena sabato scorso ha detto di Edmund Stoiber «questo maiale». Stoiber, che non è parlamentare, verrà processato, e — scrive un giornale — pagherà per tutti, perché in vista delle elezioni «la magistratura deve dare un esempio». Gli elettori lo vogliono, in attesa che i partiti varino un armistizio con un «galateo- della campagna elettorale, il quale dovrà precisare con chiarezza quali vocaboli del mondo animale sono «verboten- e quali invece possono venire usati per gli avversari. Tito Sansa

Luoghi citati: Bonn, Stoccarda