La Cee, per gli inglesi è un capro espiatorio

La Cee, per gli inglesi è un capro espiatorio PARLA IL VICE MINISTRO DEGLI ESTERI L C li ili La Cee, per gli inglesi è un capro espiatorio Il petrolio del Mare del Nord ha fatto si che in Gran Bretagna coesistano un alto tasso d'inflazione e una valuta forte, a detrimento delle esportazioni britanniche: è quanto sostiene sir Ian Gilmour, Lord del Sigillo Privato, e in realtà, vice ministro degli Esteri. Benché abbia scritto due libri sul pensiero conservatore e sia stato direttore del settimanale «Spectator», sir Ian è, eccezione tra i politici, un uomo di poche parole. Già segretario di Stato per la Difesa con Heath, è un signore molto alto, di bell'aspetto ed ha un modo di esprimersi molto laconico. Ecco la sua intervista per «Europa». Europa — Lei è mai stato ciò che si potrebbe definire un-buon europeo»? Gilmour —Beh. spero di si. Europa — Persino i più convinti europeisti sono oggi critici verso certi aspetti della Cee. Pensa che ci sia qualclie vantaggio in questa -minore disfama- in Inghilterra tra le fazioni prò e contro l'Europa, fenomeno che in realtà è un po' scoraggiante? Gilmour — No. Nessuna istituzione è perfetta, e ci sono ovviamente taluni aspetti della Cee verso i quali è giusto essere critici. Quando, co¬ me spero, avremo risolto il problema del bilancio, sono convinto che si constaterà l'avviarsi di un nuovo atteggiamento. Si dimentica che al referendum sull'ingresso nella Cee (nel 1975) due terzi della Gran Bretagna votò per l'Europa. Europa — Prima delle ultime elesioni generali il manifesto conservatore prometteva: -Il prossimo governo conservatore ristabilirà il prestigio dell'Inghilterra, convincendo i nostri partners circa la nostra fiducia nel successo della Comunità». Lei pensa, che il governo di Londra abbia fatto molta strada verso questo obiettivo? Gilmour — Credo che abbiamo fatto dei progressi. I nostri soci europei devono comprendere che la nostra fiducia nella Comunità è totale e che i rapporti con noi sono molto più vantaggiosi per la stessa Comunità (e pe' noi, io credo) di quanto lo fossero quelli con i nostri predecessori. Ma bisogna tener presente che non siamo ancora al governo da molto tempo e che il bilancio della Cee ha finora assorbito una parte considerevole dei nostri sforzi. Europa — Quale tipo di •ruolo di punta costruttivo», tanto per citare ancora il ma- nifesto dei conservatori, vorrebbe che l'Inghilterra svolgesse all'interno della Cee? Gilmour — Un ruolo di punta e costruttivo nella cooperazione politica, ed anche nella ristrutturazione del bilancio, facendolo diventare una cosa razionale e adoperandosi per eliminare gli eccessi della politica agricola comunitaria. Europa — Nel suo libro più recente lei ha scritto che il patriottismo non comporta l'esclusione dell'internazionalismo. Ma dati i problemi che assillano l'Inghilterra e la Cee c'è qualche speranza di riaccendere l'entusiasmo peri 'idea dell 'Europa ? Gilmour — Io credo di si. Soltanto in parte per errori suoi la Gran Bretagna mancò gli anni più importanti della Comunità, cioè gli Anni 60. Come risultato, il periodo in cui noi siamo stati nella Comunità ha coinciso con la depressione mondiale, con il forte aumento dell'inflazione e, tutto sommato, con un governo laborista la cui politica è stata negativa. La gente pertanto è stata portata ad associare queste cose con l'Europa. Io penso che in futuro, una volta cominciato a mettere ordine in casa nostra e risolti i problemi del bilancio Cee. l'idea europea prenderà un colore assai diverso. Europa — Lei crede che gli inglesi tendano a biasimare la Cee per quelle che sono invece loro deficienze? Gilmour — Sì, direi proprio disL Europa — Si cerca un capro espiatorio? Gilmour — Ognuno cerca un capro espiatorio, e di solito più di uno. La Cee è uno. Europa — Quanto amerebbe vedere la Cee più unita? Gilmour — Non credo nell'Impegno per un quadro istituzionale diverso. Preferisco lasciare che le attuali istituzioni si evolvano. Credo che la Cee sia qualcosa di unico, sui generis. Non penso che dovremmo ragionare in termini federalisti, né confederali. Europa — L'attuale confronto tra le superpotenze per l'Afghanistan è secondo lei un esempio del vantaggio politico per l'Inghilterra di appartenere alla Comunità? Gilmour — SI. Ciò che è successo in Afghanistan rafforza il bisogno di unità in «Occidente, e il fatto che l'Inghilterra sia nella Comunità è parte necessaria di questa unità. Europa — Per venire al rovescio della medaglia: ci stiamo o no avvicinando ad una soluzione per il problema degli eccessivi contributi inglesi al bilancio? Gilmour — La riunione di Dublino ha tracciato la via . Si è proposto un contributo di 350 milioni di sterline, non è stato accettato, ma il comunicato di Dublino ha impegnato la Commissione a trovare una soluzione per aumentare i benefici Cee, oggi largamente inadeguati, per l'Inghilterra. In altri termini,, bisogna che la Comunità spenda molto più denaro in questo Paese. Europa — A quale sorta di -pacchetto» mira? Gilmour — Non miriamo ad alcun «pacchetto». Miriamo semplicemente a risolvere il problema. Il primo ministro Thatcher ha detto che puntiamo ad un equo compromesso, ma non abbiamo molto spazio di manovra. Europa — Poiché l'Inghilterra ha la fortuna del petrolio del Mare del Nord, non pensa che alcuni dei partners di Londra trovino poco convincenti le dichiarazioni di povertà degli inglesi? Gilmour — Il petrolio del Mare del Nord è parte ovviamente del nostro prodotto nazionale lordo, ma ne ha rappresentato soltanto il 2 per cento, l'anno scorso, che è meno del tasso di crescita di alcuni Paesi. Voglio dire che il petrolio del Marc del Nord in realtà non ci ha trasformati in un Paese ricco. Europa — Essendo i surplus della Politica agricola comunitaria al centro del problema del bilancio, perché il governo britannico è sembrato cosi ostile ai tentativi della Commissione di ridurre le eccedenze, come per i prodotti caseari e lo zucchero? Gilmour — Non eravamo contro questi tentativi. Era il metodo che essi proponevano a non trovarci d'accordo come soluzione del problema. In realtà, agire sui prodotti caseari, almeno come era proposto in origine, avrebbe danneggiato gravemente questo Paese. Europa — Come correttivo, si deve favorire un più ampio fondo per lo sviluppo regionale, come sosteneva il governo Heath nel 1973? Gilmour — SI, nella ristrutturazione del bilancio noi siamo per un fondo regionale più robusto e per fondi più limitati in altre direzioni. Europa — Prendere, per cosi dire, dalla politica agricola comunitaria e mettere nelle regioni? Gilmour —Esattamente. Europa — Si mira in sostanza ad una nuova politica comunitaria, che soddisfi esclusivamente l'Inghilterra?' Gilmour —E' un modo per realizzarla. Se il problema è la scarsità di entrate in Inghilterra — ed è cosi — tale problema si risolve soltanto aumentando le entrate. Europa — Ma tutto ciò non è anticomunitario? Gilmour — No. perché i soldi verrebbero spesi secondo fini comunitari. Europa — Ma non è forse colpa degli inglesi se importiamo troppo ed esportiamo troppo poco? Gilmour — Se lei sostiene questa tesi in termini generali ha ragione. Il fenomeno deriva dal fatto che la nostra economia è in declino: non abbiamo prodotto abbastanza ed abbiamo acquistato troppo all'estero. Ma ciò non è vero nei confronti della Comunità. In realtà c'è stato un mutamento notevole, negli ultimi dieci anni, del nostro modello di scambi commerciali. Le importazioni dalla Comunità sono aumentate dal 26,1 al 38 per cento. C'è stato in questo senso un considerevole mutamento di direzione degli scambi. Europa — Il problema principale del bilancio, per l'Inghilterra, però, non deriva da questo, ma dal fatto di ricevere dalla Comunità, in media, la metà delle entrate prò capite rispetto agli altri Paesi membri. Ciò non ha nulla da vedere con i mutamenti di direzione degli scambi, è dovuto meramente alla politica agricola comune e al ridotto settore agricolo dell'Inghilterra. Secondo lei il Parlamento europeo può essere un alleato della Gran Bretagna nella riforma della Politica agricola Cee e per aumentare altre forme di spesa? Gilmour — Non so se il Parlamento europeo sia o meno un alleato della Gran Bretagna. Sono sicuro che non si vede come tale. Non ci aspettiamo di essere sempre d'accordo con Strasburgo, né che Strasburgo sia sempre d'accordo con noi. Ma credo che. certamente, il Parlamento europeo capisca certi problemi. Europa — // governo britannico, tuttavia, sembra avere assunto un atteggiamento marcatamente equivoco su alcune delle proposte del Parlamento europeo per migliorare il bilancio di spesa. Gilmour — Condividiamo nella sostanza le idee del Pai-lamento europeo, ma allo stesso tempo non vogliamo che s'instauri una prassi costituzionale nella Comunità. Europa — Presumibilmen-i te sarebbe considerata una mossa positiva l'ingresso dell'Inghilterra nel Sistema monetario europeo. Quali sono gli ostacoli principali per una iniziativa del genere? Roger Berthoud (Continua a pag. Il in nona colonna) Sir Ian Gilmour