Contrasti tra i magistrati sul nuovo «affare Sindona»

Contrasti tra i magistrati sul nuovo «affare Sindona» I Caltagirone contro il mandato di cattura Contrasti tra i magistrati sul nuovo «affare Sindona» ROMA — «Se fossiìno, come vogliono farci passare i nostri accusatori, dei volgari bancarottieri, non avremmo messo a disposizione anche i nostri patrimoni personali per far fronte alla situazi07ie debitoria. Le case, gli uffici, i palazzi che abbiamo costruito sono sotto gli occhi di tu tti e il loro valore supera di miliardi quello dei debiti». Ieri i fratelli Caltagirone si sono fatti vivi dalla loro dorata latitanza attraverso le dichiarazioni di Camillo fatte pervenire ad un quotidiano romano. I costruttori mostrano intenzioni minacciose: dicono di sapere che i giudici fallimentari si sono incontrati più volte, di nascosto, con quelli penali, per concordare l'iniziativa e promettono una serie di denunce. Indirettamente, forniscono anche indicazioni sui luoghi nei quali si sono rifugiati: Gaetano e Franco si troverebbero a New York Camillo a Parigi. Per la sorte dei fratelli Caltagirone si apre oggi una set- Umana decisiva. Nei prossimi giorni la procura dovrà esaminare il ricorso presentato l'altro ieri dal difensore contro i tre mandati di cattura emessi dalla sezione fallimentare del tribunale. Alla fallimentare sostengono che solo la Cassazione potrebbe farlo.. Se comunque il ricorso dovesse risultare favorevole ai costruttori, la decisione renderebbe più aspri i contrasti emersi tra i giudici che su versanti opposti si stanno occupando della vicenda. In questa storia intricata di miliardi e alte protezioni potrebbe intervenire infine anche la procura generale, per chiarire finalmente i motivi di una diversità di vedute cosi marcata tra i magistrati. Lo staff di legali che sta assistendo i Caltagirone ostenta ottimismo: «Entro martedì, mercoledì al ynassimo, tutto sarà risolto». La tesi dei difensori, in sostanza, è che la sezione fallimentare non avrebbe dovuto spiccare i mandati di cattura visto che contemporaneamente, sugli stessi fatti, è in corso un'inchiesta penale. Ma l'inchiesta, ribattono i giudici fallimentari, si stava concludendo con una raffica di richieste di proscioglimento. Lo scontro ormai è aperto, e oltre che sul piano legale si combatte su quello delie insinuazioni, spesso non controllabili. I difensori, per esempio, dicono che un certificato inviato dalla cancelleria del tribunale, decisivo per la prova del falso in bilancio attribuito ai Caltagirone. è risultato contraffatto. Al tribunale fallimentare rispondono che tutta la documentazione sul fallimento delle 29 società dei fratelli ri¬ sulta ineccepibile. Dall'estero i fratelli continuano a minacciare querele e a promettere rivelazioni sulla «persecuzione» di cui sarebbero vittime. Torneranno in Italia dicono, non appena i mandati di cattura saranno revocati. Nei prossimi giorni si dovrebbe sviluppare un'altra indagine che li riguarda, quella condotta dal p.m. Ierace sui finanziamenti dell'Italcasse. Le richieste del pubblico ministero sono in questi giorni all'esame del procuratore capo De Matteo: si parla di nuove irregolarità accertate dal giudice sulla base di alcuni rapporti della Guardia di Finanza. Il tribunale fallimentare per giunta, oltre a proseguire l'esame sul crack delle 29 società, dovrebbe iniziare tra qualche giorno gli accertamenti su un'ennesima società del gruppo, fallita a sua volta. Le possibilità di nuovi provvedimenti restrittivi, insomma, sono piuttosto concrete. Ma è l'intervento della procura generale che promette le novità più interessanti anche se si tratta per ora soltanto di un'intenzione, non concretata da alcuna iniziativa formale. A sollecitarla potrebbero però concorrere le richieste che giungono ormai da ogni parte. L'affare Caltagirone, ha dichiarato ieri il senatore socialista Silvano Signori, «somiglia come una goccia d'acqua all'affare Sindona, l'altra grande truffa della storia della Repubblica. Fare piena luce e accertare le eventuali gravissime responsabilità, è necessario e urgente». g.z.

Persone citate: De Matteo, Ierace, Silvano Signori, Sindona

Luoghi citati: Caltagirone, Italia, New York, Parigi, Roma