Fioroni respinge le accuse e attacca «Lotta continua» di Silvana Mazzocchi
Fioroni respinge le accuse e attacca «Lotta continua» «O sono ingenui o sono legati al terrorismo» Fioroni respinge le accuse e attacca «Lotta continua» DAL NOSTRO INVIATO MATERA — «Chi non è con me. è legato al progetto del terrorismo». Carlo Fioroni dal carcere di Matera, attraverso il suo difensore Marcello Gentili, replica al sospetto che gli è calato addosso dopo la pubblicazione di documenti (smentiti e definiti falsi da più parti) che lo additano come un personaggio collegato, fin dall'aprile 74, ad un corpo separato dello Stato. Fioroni risponde con durezza ed attacca Lotta continua con un «mezzo avvertimento», arrivando a sostenere che. poiché è prevalsa all'interno del giornale del gruppo la linea che ha portato alla decisione di rendere pubblici i documenti, non c'è dubbio che questo sia avvenuto perché in L.C. la maggior parte dei militanti «o sono ingenui o sono legati al progetto di terrorismo». La presa di posizione di Fioroni comunque non prelude ad una querela del giornale, come sarebbe prevedibile. «Non lo faccio perché dentro L.C. ci sono anche persone che mi hanno espresso la loro solidarietà». ha spiegato Fioroni, per poi aggiungere quanto riferito dall'avvocato Gentili. Lotta continua, sabato scorso, aveva pubblicato una lettera degli autori dell'inchiesta sui documenti che accusavano Fioroni, nella quale si sollecitava una risposta. Sullo stesso giornale, durante l'ultima settimana, si era sviluppato un dibattito molto acceso «su come si può uscire dal terrorismo senza essere uccisi e senza andare in prigione». «Non vogliamo demonizzare Fioroni — ha scritto il giornale ieri — ma non è possibile che l'unico modo per uscire dalle fila del terrorismo sia quello di fare il nome di altri suoi ex compagni ed amici». Ed ecco la risposta di Fioroni. La riferisce Gentili: «Il mio cliente smentisce di aver mai preso l'identità di Carlo Pecchiani Colonna (è il nome indicato nei documenti pubblicati da L.C. e da Panorama - ndr), ma non querelerà il giornale». Dice Fioroni: «Quelli che hanno prevalso in Lotta continua o sono creduloni o sono legati al terrorismo». E prosegue: «Quelli che hanno la maggioranza in Lotta continua sono finalmente usciti dall'ambiguità». La replica è durissima. commenta l'avvocato Gentili e spiega: «Fioroni vuol di-' re. insomma, che tutto è successo perché in L.C.. il parere della maggioranza dei militanti ha prevalso su quei pochi che erano dalla sua parte». Un Fioroni sicuro di sé, dunque, e più che mai deciso a parlare. Per ìnartedì è previsto, da Torino, l'arrivo del giudice Caselli. Contemporaneamente dovrebbero giungere a Matera i magistrati romani per raccogliere la dichiarazione più delicata: chi fu l'uomo politico che nei primi anni del 70 finanziò il gruppo clandestino di cui Fioroni dice di aver fatto parte. Silvana Mazzocchi
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