Germania: si svendono le grosse cilindrate di Tito Sansa

Germania: si svendono le grosse cilindrate ATTESA PER I NUOVI MODELLI ECONOMICI Germania: si svendono le grosse cilindrate ■ BONN — All'inizio del 1979. >a maggiore industria automobilistica tedesca, la «Volkswagen», aveva già venduto tutta la produzione per gli otto mesi seguenti, e chi prenotava una 'Mercedes» veniva invitato a pazientare fino a 48 mesi. Ciò aveva favorito la speculazione: molta gente prenotava automobili per rivenderle a prezzo maggiorato fino a 2 milioni dì lire superiore ai prezzo di listino. Ora, appena dodici mesi più tardi — dopo i drastici aumenti del prezzo della benzina Ida circa 350 a oltre 500 lire a> litro) — i tempi di consegna per una « Vw» sono ridotti a zero e i rivenditori di «Mercedes» sono sovente grati se qualcuno compera subito una vettura di grande cilindrata. Le pagine dei giornali sono strapiene di annunci di vendite d'occasione, sul mercato dell'usato le vetture oltre 2000 vengono offerte a prezzi fa II ini e ri ta ri. L'associazione dei produttori di automobili constata che gli «anni d'oro» 1978 e 1979 non si ripeteranno, prevede sul mercato interno una flessione media del 10 per cento delle vendite, sul futuro dell'esportazione nessuno osa pronunciarsi. «Il 1980 — dicono — sarà un anno difficile, forse addirittura un anno di crisi». Soltanto alla direzione della «Mercedes» si dimostra un moderato ottimismo, si parla di una «normalizzazione prevista da tempo». Alla «Opel» e alla «Ford» alcuni modelli non vanno più. da ottobre a oggi già pareccliie volte alcune migliaia di operai sono stati invitati a rimanere a casa per potere fermare le catene di montaggio: i depositi erano strapieni. Come nel 1974, dopo la prima crisi energetica, l'automobilista tedesco e diventalo cauto, i venditori osservano che la massa degli oc-, quirenti dimostra interesse quasi soltanto per vetture a, basso consumo di carburante: si chiedono quando usciranno i nuovi modelli economici di cui tanto si parla /sono allo studio pel ture! tè) con consumi di 5 litri e anche meno per cento chilometri. «Non hanno più fretta — dicono i concessionari — continuano a viaggiare sulle vetture vecchie in attesa di quella a basso consumo». Ciò vale anche per la clientela tradizionale della «Mercedes», dopo che la fabbrica ha annunciato per il 1983 l'uscita di una vettura piccola conia quale si conta di strappare clienti alle altre marche. Tre pericoli avverte l'industria automobilistica tedesca sull'orizzonte: nuovi aumenti della benzina: la concorrenza giapponese migliorata di qualità e in piena offensiva: una possibile limitazione di velocità sulle autostrade. Tito Sansa

Luoghi citati: Bonn, Germania