A dicembre negli Stati Uniti le vendite sono scese del 20 %
A dicembre negli Stati Uniti le vendite sono scese del 20 % FORD, GENERAL MOTORS, CHRYSLER: 200 MILA SENZA LAVORO A dicembre negli Stati Uniti le vendite sono scese del 20 % NEW YORK — Il 1980 incomincia con note prevalentemente negative per l'industria automobilistica americana. A dicembre, sono scese del 20 per cento circa le vendite delle sue tre più grandi aziende: la General Motors, la Ford e la Chrysler. Per la Ford, il calo è stato addirittura catastrofico: ha superato il 20 per cento. Quasi 200 mila operai si trovano inoltre in cassa integrazione o sono disoccupati, in seguito alla chiusura di numerosi stabilimenti. Profonda è la preoccupazione dei sindacati del settore, tanto che il loro leader, Fraser, si è schierato contro il presidente Carter. Al primo gennaio, i rappresentanti delle tre grandi aziende dell'auto Usa avevano 1 milione e 662 mila vetture da vendere, una quantità sufficiente per 75 giorni, mentre in genere ne hanno per 69 giorni. La General Motors la Ford e la Chrysler hanno perciò deciso ulteriori tagli nella produzione. La crisi è analoga a quella del primo gennaio del '75, quando si registrò una quantità sufficiente per ben 96 giorni. In quel periodo, il totale della manodopera disoccupata 0 in cassa integrazione raggiunse le 300 mila unità. La crisi è attribuita alla scarsità e agli aumenti dei prezzi della benzina (il 50 per cento in un anno). Il pubbli-,, co, abituato a pagare sulle,' 250 lire al litro, non tollera ora di doverne sborsare 375 circa. Anche le vetture sono rincarate, da una media del 20 per cento per le utilitarie a una del 6 per cento per le cilindrate più alte. Nel '79, il. tasso d'inflazione negli Stati Uniti è stato del 18,3 per cento, il più alto dal '46, e il pubblico ha dovuto ridurre alcuni consumi. La General Motors, la Ford e la Chrysler ammettono che esso «é psicologicamente nelle condizioni meno propizie al rilancio del mercato». Ciò spiega perché le prospettive dell'industria automobilistica americana nell'80 siano inquietanti. Per contenere l'inflazione, la banca centrale, la Federai Reserve, è stata costretta a limitare drasticamente il credito: il prime rate, ossia il tasso di sconto bancario per 1 migliori clienti, le corporations, è oggi del 15 per cento, e supera il 20 per cento per iprivati. Ne segue che languono innanzitutto le vendite a rate, punto di forza del settore. La General Motors, la Ford e la Chrysler temono che quest'anno la loro produzione scenda sotto i 12; milioni 900 mila veicoli di tutti i tipi, mentre quella del Giappone, il loro più acerrimo rivale, supererà i 10 mi- • lioni. I bilanci dell'anno passato non sono ancora stati pubblicati. Si dice però che la Ford si trovi in gravissime difficoltà. Nell'80, potrebbero rendersi necessari per la sua salvezza aiuti governativi del tipo di quelli concessi alla Chrysler, anche se meno ingenti. La Chrysler ha rischiato la bancarotta, e il governo americano ha dovuto stanziare 3 miliardi e mezzo di dollari, circa 3000 miliardi di lire a suo favore, in prestiti pubblici e privati, per un biennio. e. c. '
Persone citate: Fraser
Luoghi citati: Giappone, New York, Stati Uniti
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