Mattina parla del piano auto «Mirafiori va ridimensionata»
Mattina parla del piano auto «Mirafiori va ridimensionata» Il segretario della Firn replica ai «no» della Fiat Mattina parla del piano auto «Mirafiori va ridimensionata» ROMA — La Fiat ha parlato chiaro: abbiamo studiato abbiamo speso, abbiamo migliorato il lavoro in fabbrica laddove era possibile migliorarlo. Ma la catena di montaggio non la possiamo abolire. Il sindacato, però, non sembra disposto a raccogliere il messaggio: bisogna umanizzare le mansioni, ridurre i vincoli e la ripetitività delle operazioni, aumentare gli spazi di intervento e la professionalità. Un dialogo tra sordi, dunque? «Le chiusure preventive e i no non hanno mai pagato — afferma Enzo Mattina in una intervista a un'agenzia —. // sindacato non ha mai scelto per sua volontà le vertenze lunghe e traumatiche. Certo, l'iniziativa Fiat della scorsa settimana rivela una filosofia molto precisa: l'uscita della azienda vuol significare che le condizioni impiantistiche ed organizzative degli stabilimenti sono al meglio, che tutto quello che si poteva fare s'è fatto, che le proposte del sindacato, del pei o del psi sono destinate a lasciare il tempo che trovano: tanto, sarà sempre l'azienda ad avere mano libera nell'uso della forza lavoro». «Noi però — prosegue il segretario generale della Firn — la pensiamo un po' diversamente: Che la Fiat abbia innovato, anche parecchio, nel processo produttivo e vero (anche se spesso questo è avvenuto sotto la spinta del sindacato). Questi cambiamenti, però, hanno toccato in modo abbastanza limitato gli stabilimenti: tante che il (10per cento dei lavoratori sono ancura oggi inquadrati nella terza categoria, die è quasi il piede di partenza in una fabbrica metalmeccanica. E nell'auto la percentualee ancora più alta». Cosa significa? «Che i cambiamenti non hanno investito il grosso della gente, oppure che sonostati gestiti in modo da non determinare una crescita professionale». Secondo Mattina il discorsoi delle innovazioni tecnologiche, e. quindi, delle modifiche nell'organizzazione del lavoro non può essere considerato definitivo. «In tutto il mondo è in corso un'operazione di ridisegno delle grandi industrie automobilistiche». Mattina e reduce, insieme a Galli e Bentivogli. da un viaggio in Estremo Oriente. «In Giappone — spiega — «071 mi ha impressionato l'uso di tecnologie avanzale e non vo dire, quindi, se i robot nipponici sono più sofisticati e più all'avanguardia di quelli della Fiat. Mi ha colpito, invece, la dimensione delle fabbriche: i grandi impianti sono praticamente inesistenti. In Italia abbiamo 50 mila lavoratori concentrati su una stessa area: la Nissan ha lo stesso numero di operai diviso in 7 stabilimenti. ognuno con un suo grado di specializzazioiie produttiva». «Mirafiori — aggiunge — nel giro di 4-5 anni dorrà essere fortemente ridimensionato e decongestionato, trasferendo altrove, possibilmente al Sud. una parte degli impianti. Se ne avvantaggerebbe tutto il ciclo produttivo». E i costi? «Certo, queste operazioni costano: ma questo è uno dei campi di intervento che spetterebbe, a nostro avviso, al governo, cosi come la ricerca. Il lutto all'interno di un piano di settore dei trasporti».
Persone citate: Bentivogli, Enzo Mattina
Luoghi citati: Estremo Oriente, Giappone, Italia, Roma
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