Il prezzo della carta accende polemiche

Il prezzo della carta accende polemiche Si parla di un aumento del 34% Il prezzo della carta accende polemiche MILANO — Gli industriali cartai hanno chiesto al governo di aumentare di circa il 34 per cento il prezzo della carta per quotidiani, che è attualmente di 456 lire il chilogrammo e che salirebbe quindi a 611 lire. Il ministro dell'Industria Bisaglia ha risposto venerdì con un comunicato in cui afferma di non avere intenzione, per il momento, di accogliere la richiesta, la mossa successiva è stata di Giovanni Fabbri, amministratore delegato del gruppo Fabocart, il quale ha inviato alla Federazione lavoratori poligrafici e cartai una lettera in cui affermache.se il Cip non ritoccherà il prezzo, le sue cartiere sospenderanno le forniture ai giornali. Al gruppo Fabocart fanno capo, tra le altre, la Cartiera del Timavo, di Arbatax, di Avezzano, del Sole; inoltre il gruppo Fabbri-Bonelli controlla la Burgo. In pratica almeno il 96 per cento della carta per i quotidiani esce da queste imprese. la richiesta di aumento è motivata con l'aumento dei costi di produzione. L'industria cartaria italiana afferma di dover operare a condizioni più onerose di quelle delle industrie di altri Paesi; vi sono situazioni (lontananza dalle fonti di rifornimento della materia prima, inefficienza dei porti italiani, mancanza di una politica della carta nel nostro Paese) che inciderebbero negativamente sui conti delle imprese produttrici. E' un fatto che sul mercato italiano è possibile già ora trovare carta importata a prezzi inferiori a quelli fissati dal Cip ed un aumento provocherebbe una differenza macroscopica rispetto ai prezzi internazionali. Gli editori d'altra parte, fanno osservare che l'aumento a 611 lire il chilogrammo provocherebbe il passaggio automatico ai cartai delle provvidenze appena decise per l'editoria con il decreto legge approvato dal governo nei giorni scorsi. Se anche fossero valide le ragioni degli industriali della carta, sottolineano, non è questa la strada per risolvere i problemi del settore. Occorre semmai esaminarli nell'ambito di una strategia chiara che definisca prima di tutto il ruolo che si vuole assegnare all'industria cartaria. Se si deciderà che si tratta di un'industria che va sostenuta ( e questo sembra un orientamento consolidato visto che proprio il decreto sull'editoria prevede che gli editori acquistino dalle aziende italiane almeno il 60 percento del loro fabbisogno di carta) si dovrà intervenire per eliminare le strozzature che provocano questi costi abnormi. In tal modo si metteranno le cartiere italiane nelle stesse condizioni di quelle straniere. v. rav.

Persone citate: Bisaglia, Giovanni Fabbri

Luoghi citati: Avezzano, Milano