Quel piacere antico dei pizzi in tavola

Quel piacere antico dei pizzi in tavola Dopo la terza edizione di «Pitti casa» Quel piacere antico dei pizzi in tavola Alla manifestazione fiorentina esposte tovaglie, tende, lenzuola e coperte - La moda domestica alla ricerca del prezioso e del raffinato DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FIRENZE — Nel complesso panorama delle manifestazioni che vanno sotto la sigla prestigiosa del gran banchiere fiorentino. - Pitti casa-.che ha chiuso i colorati lavori della sua terza edizione è certo fra le più godibili e amate. Antico, saggio ricco di simboli, il desiderio della biancheria bella e solida non ha mai conosciuto lunghe flessioni: ma il gusto dell'arredamento, a specchio della moda, che a mano a mano ha coinvolto lenzuoli. coperte, tovaglie e tende, la riscoperta del privato e la conseguente migliore attenzione alla casa, rendono attuale come mai prima la proposta di queste vivaci cin- quantacinque aziende per abbellire, nelle cose di tutti i giorni, la vita domestica. La maggior parte delle collezioni rivolte alla primavera 1980-81 porta una firma toscana, tra Firenze e Pistoia: biancheria e ricamo hanno tradizioni note in tutto il mondo ma accanto ai produttori lombardi proprio dal Piemonte e dal Veneto sono arrivate a-Pitti casa - autentiche meraviglie. La biancheria non è più statica: sente le stagioni e soprattutto la moda, come colore e come costume. Una delle tovaglie più belle in lino tessuto a mano, sotto la guida di un architetto come Paola Martinetti è in -viola Parma-, colore sontuoso mosso soltanto dai diversi giochi della trama. Il quadrigliato bianco e rosso, per i torcioni della cucina antichizzante un'altra volta in legno scuro, le luci matte della fiandra per gli asciugamani, provvisti di frange, sentono la nostalgia della vecchia carrozza a cavalli nel Biellese. dell'antico linificio Graziano. Il recente convegno pisano sull'illuminismo, le ferme grazie del gusto neoclassico, tra vasi d'Etruria e Paolina Bonaparte entrano in qualche modo negli arredi da letto e da tavola, bianco su grigio, di mastro Raphael. E intanto c'è un appoggiatissimo ritorno al lino in veste preziosa o elegantemente rustica: in lino gli asciugapiatti stampati a motivi inglesi d'uccelli della Telene le tovaglie sottilmente fiorite della Elma e quelle raffinate e di inedito jacquard grigio rosa su bianco, con sotterranei splendori di lamé su toni naturali, della Tessitura Carnica. La ricerca del coordinato in colori tenui, rosa, lilla, beige biondo è costante anche a livello delle firme più note sul piano industriale: persino con effetti stucchevoli, nell'enfasi del piumino, delle coperte in patchwork degli stampati orientaleggianti dei ricami sull'asciugamano e sull'accappatoio di spugna. Ma i veri creatori si tengono stretti a pochi pastelli spenti aprendo le porte al trionfale rientro del bianco. Non per nulla i più desiderabili lenzuoli in seta pura della Società creazioni tessili di Prato sono d'uno squisito tono in beige naturale lo stesso che anima, in sfumature boschive le lievi coperte di Agnona. in puro cachemere. bordate in mohair. Vive di assoluti candori, tra lino, fiandra, pizzi da antico telaio immobili frange, la superba biancheria di Borbonese: sempre quel gusto di romantica raffinatezza, che resta nitida e fresca, evoca camere alte, ariosi solai, campagne a perdita d'occhio scoperte di dimenticati bauli e sa allineare al magico piumino in lino bianco, aggraziato come un ingigantito origliere, asciugamani in spugna con il pizzo rigido guidato in geometrie liberty accostare al bianco puro il cremoso beige, solcare di nastri d'oro la spugna candida, alleare alla seta di divaganti lenzuoli ferme cadenze di ricamati plissé o vaporose mollezze di pastellati vollants. LuciaSonazzo Chiesta l'archiviazione

Persone citate: Borbonese, Paola Martinetti, Paolina Bonaparte

Luoghi citati: Firenze, Parma, Piemonte, Pistoia, Prato, Veneto