Farmindustria e sindacati sollecitano il «prontuario»

Farmindustria e sindacati sollecitano il «prontuario» In ritardo il nuovo elenco delle medicine Farmindustria e sindacati sollecitano il «prontuario» ROMA — Il nuovo prontuario farmaceutico (l'elenco dei medicinali che i cittadini possono adoperare tramite il servizio sanitario nazionale) è pronto, ma non può essere applicato fino a quando il Consiglio superiore di Sanità non darà il suo parere obbligatorio. La riunione del Consiglio pare sia ulteriormente slittata e. di conseguenza, il prontuario ancora in vigore è quello del 1976: ì mutuati devono continuare a pagare di tasca propria tutti i nuovi farmaci messi a punto da allora ad oggi dalla ricerca internazionale. Il ministro della Sanità. Altissimo, ha assicurato il suo interessamento per una pronta approvazione del prontuario. Ma la Farmindustria è preoccupata per il ritardo, in quanto le case produttrici, senza un tempestivo aggiornamento, non sono in grado di fare programmi in armonia con i principi della riforma né di indirizzare la ricerca. Il rischio è la chiusura di molte aziende. Anche i sindacati sollecitano l'entrata in vigore del nuovo prontuario e chiedono una convocazione urgente al ministero della Sanità. "Il prontuario — dice Sergio Colombo, della Cisl — deve uscire al più presto, anche perché sappiamo che quello che è stato fatto dalla commissione è un lavoro sufficientemente orientato nella diresione del sindacato. Noi siamo, cioè, per un farmaco al servizio della gente, collegato alle esigenze della collettività, mentre i medicinali inutili e costosi vanno cancellati". A giudizio di Colombo, comunque, quella del prontuario è -una battaglia di retroguardia-. Il vero problema è «l'adeguamjnto legislativo per la sperimentazione e per la registrazione dei farmaci». Per la ricerca, in particolare, il sindacato è impegnato affinché -l'industria italiana del settore si qualifichi attraverso la ricerca e l'utilizzo del patrimonio tecnico e scientifico che c'è nel nostro paese». Le organizzazioni dei lavoratori sono pronte a battersi in sede contrattuale affinché buona parte dei fondi derivanti dagli aumenti dei farmaci vadano ad incrementare la ricerca italiana. C'è molta curiosità per il prontuario. Secondo informazioni attendibili, circa 1500 nuove specialità medicinali dovrebbero figurare nell'elenco ufficiale. Un migliaio di prodotti (superati scientificamente) dovrebbe invece scomparire. Non si conosce ancora se è stata accolta la richiesta proveniente da diversi settori di aumentare il prezzo delle medicine che non comportano nemmeno la spesa del ticket per il mutuato. Le specialità dovrebbero essere quelle prescritte ai malati cronici, per i quali il pagamento del ticket rappresenta un onere non indifferente. Nei prossimi giorni le 14 mila farmacie italiane incominceranno a distribuire gratuitamente il «vademecum sanitario», la pubblicazione del ministero della Sanità che illustra il funzionamento dei servizi sanitari. Il ministro Renato Altissimo, informa un comunicato, ringraziando il presidente della Federfarma per la collaborazione fornita dalle farmacie, ha dichiarato che «una informativa chiara ed accessibile sul servizio sanitario costituisce la base per la graduale attuazione della riforma e per la realizzazione di una coscienza sanitaria della popolazione». Collaborando a tale iniziativa, le farmacie — ha dichiarato il presidente della Federfarma. Giacomo Leopardi — riconfermano «il loro ruolo dì avamposti della salute e di centri di informazione sanitaria, fornendo un ulteriore, concreto contributo all'avvio della riforma». e. p.

Persone citate: Giacomo Leopardi, Renato Altissimo, Sergio Colombo

Luoghi citati: Roma