La chimica senza una strategia

La chimica senza una strategia Analisi e proposte degli esperti del partito comunista La chimica senza una strategia ROMA — Mille miliardi di debiti verso le banche e i fornitori. E' la totogratia dello sfascio del settore chimico. In molti anni di finanziamenti a pioggia, di pareri di conformità, di lotte tra parliti e correnti, di uso spregiudicato del denaro pubblico a l'ini speculativi e non imprenditoriali, il risultato e che bisogna voltare pagina e limitare i danni soprattutto sul piano dell'occupazione. L'esigenza di un risanamento di londo del settore chimico, contro ogni logica di assistenza e di salvataggio, emerge da un documento elaborato dalla sezione industria del pei e che sarà la base di discussione all'assemblea nazionale dei lavoratori chimici comunisti in programma a Milano per il 29 di marzo (con la conclusione di Chiaromonte). Queste le linee di intervento proposte dal pei. I dati della crisi — Ai pesantissimi dati sull'indebitamento si contrappone un deticit della bilancia commerciale chimica che si aggira ormai intorno ai 2500 miliardi, Chimica e Mezzogiorno — Le conseguenze sono particolarmente gravi nel Mezzogiorno e nelle isole ove l'installazione di più del 70 per cento delle capacità produttive di chimica primaria non ha provocato l'indispensabile crescita di un tessuto di piccole e medie imprese trasformatrici. Riorganizzazione della presenza pubblica — L'esigenza di riorganizzare la presenza pubblica, totalitaria o quasi nel capitale Sir e Liquigas e maggioritaria in quello Moiitcdison e Snia risponde non solo ad una ricerca di chiarezza circa l'uso delle risorse pubbliche ma anche a molivi di fondo di politica industriale. Secondo il pei occorre una definizione dei ruoli di ciascun gruppo che consenta il superamento di una concorrenza distorta. Il ruolo dell'Eni — I comunisti individuano nell'Eni e nelle due società (Anic e Sogam) lo strumento operativo dell'intervento pubblico. In pratica l'Eni, pur conservando un impegno prioritario sui lenii energetici, dovrebbe assumere un ruolo centrale per il risanamento Restio naie e finanziario del settore chimico. I consorzi Sir e Liquigas — Ciò significa modificare la nor ma che impegna la Gepi nel consorzio per la Sir attribuendo risorse e compito all'Eni e rimuovere gli ostacoli alla costituzione del consorzio per la Liquigas confermando il ruolo dell'ente petrolifero nella formulazione del piano e nella diretta gestione del comparto chimico. Ricapitalizzazione Montedison — E' ormai indispensabile si afferma nel documento — un più puntuale intervento della Sogam sul terreno imprenditoriale al fine di bloccare la politica degli scorpori e di promuovere una ricapitalizzazione adeguata alle reali esigenze di risanamento e di sviluppo del gruppo. Risanamento Snia — Il consorzio per il gruppo Snia va costituito, in relazione al piano di risanamento complessivo da tempo concordato con i sindacati, garantendo che siano adeguatamente evidenti negli assetti gestionali i conferimenti pubblici e privati. Il pei si opporrà, infine, a misure di ristrutturazione al di tuori di un piano organico che comportino pesanti costi per i lavoratori, in particolare nel Mezzogiorno.

Persone citate: Anic

Luoghi citati: Chiaromonte, Milano, Roma