Montedison: sentiti i dc Rumor e Piccoli

Montedison: sentiti i dc Rumor e Piccoli II processo a Roma sui «fondi neri» Montedison: sentiti i dc Rumor e Piccoli Il presidente de ha ammesso di aver ricevuto 5 milioni che servirono per «l'Adige» 1 struttoria dibattimentale al : processo per ì cosiddetti di neri., della I DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Con la testimonianza di alcuni tra i maggiori notabili della democrazia cristiana, si è conclusa l'i¬ fon- Montedison e per la frode che sarebbe stala compiuta ai danni dello Stato attraverso la fornitura di apparecchi radio rice-trasmittenti all'esercito italiano da parte di società collegate. Nell'udienza di ieri del processo, che coinvolge trentacinque persone accusate di false comunicazioni sociali ed altri reati, hanno deposto il presidente della de Flaminio Piccoli, i parlamentari democristiani Mariano Rumor. Er- nesto Pucci e Filippo Micheli e l'ex deputato socialista Giovanni Mosca. Le domande rivolte dal presidente del tribunale, dottor Marchionne. hanno avuto per oggetto un unico argomento: le somme I che. provenienti dai tondi ri-1 servati della Montedison — | per iniziativa del defunto presidente della società ingegner | Giorgio Valerio, e del suo più | stretto collaboratore, dottor Giampiero Cavalli — furono elargite a enti, società e privati cittadini senza farne menzione nei bilanci della società. Flaminio Piccoli ha ammesso d'aver ricevuto negli Anni Sessanta dall'ingegner Giorgio Valerio cinque milioni di lire da destinare al quotidiano L'Adige, del quale era direttore. «La somma —ha precisato il parlamentare — .serri per svolgere una campagna di rianimazione dell'ambiente italiano in Alto Adige, che in quegli anni era molto depresso ... Anche Mariano Rumor, all'epoca dei l'atti segretario nazionale della democrazia cristiana, ha ricordato che il suo parlilo ricevette sovvenzioni dalla Montedison. I finanziamenti giunsero dopo alcuni incontri che Rumor ebbe con l'ingegner Valerio e il dottor Cavalli. In quelle occasioni, l'uomo politico parlò delle difficoltà economiche in cui si trovava la de. Gli accordi furono poi perfezionati dal segretario amministrativo del partito. Ernesto Pucci. Questi, rispondendo alle domande del tribunale, ha dichiarato che Valerio concesse alla de prestiti garantiti da cambiali, che venivano rinnovate alla scadenza, sia per lo svolgimento di campagne elettorali, sia per l'ordinaria gestione del partilo. In alcune occasioni ci furono finanziamenti a fondo perduto. L'onorevole Filippo Micheli, attuale segretario amministrativo della de. subentrò a Pucci alla fine del 1969 e dovette provvedere al pagamento di cambiali per una trentina di milioni di lire sottoscritte dal suo partito a favore della società -Radio City.. facente parte della ..holding., della Montedison. Il testimone ha escluso d'aver avuto diretti contatti con l'ingegner Valerio e con il dottor Cavalli per ottenere somme di danaro, affermando di non averli neppure conosciuti. Le cambiali in questione turano rilasciate in un periodo precedente l'inizio della sua gestione. Anche Micheli, come gli altri esponenti democristiani, ha detto di ignorare l'esistenza dei ..fondi neri.. j1|i[

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