Banco Roma, Medugno lascia alla presidenza succede Guidi di Natale Gilio

Banco Roma, Medugno lascia alla presidenza succede Guidi Improvvisa decisione, dovuta a motivi personali Banco Roma, Medugno lascia alla presidenza succede Guidi ROMA — Improvviso avvicendamento al vertice del Banco di Roma. Il consiglio di amministrazione dell'importante banca di interesse nazionale ha preso atto ieri delle dimissioni del presidente Leopoldo Medugno. Al suo posto ha chiamato Giovanni Guidi, che oltre ad assumere la presidenza dell'istituto, conserva anche la carica di amministratore delegato per l'Italia. Accanto a Guidi, nel nuovo vertice, siederanno Alessandro Alessandrini, che rimane amministratore delegato per l'estero, e Tommaso Rubbi. già direttore centrale, che assume le funzioni di amministratore delegato per gli affari generali. Sull'uscita di scena di Medugno, decisa evidentemente in Questi ultimi giorni, le motivazioni parlano di «ragioni personali», legate anche a condizioni di salute non buone. Più probabile è che Meclu- gno abbia voluto, con un atto di grande dignità, ufficializzare una situazione che vedeva in Guidi il vero perno della banca, in pratica il vertice operativo intorno al quale si coagulai'ano tutte le decisioni. Stando così le cose, le strade per Medugno erano solo due: o restare, accettando però di ve-dere il suo ruolo ridursi a funzioni di mera rappresentanza, oppure dimettersi anche per assicurare al Banco Roma un assetto più funzionale e definito. In questo senso, si comprende la decisione del consiglio di amministrazione di portare a tre il numero degli amministratori delegati, a)fidando molti degli incarichi prima svolti da Guidi, a Tommaso Rubbi. capo del servizio legale, negli ultimi anni impegnato a liberare il Banco dai «pesi» lasciati dalla vicenda Sindona fino agli episodi più recenti che hanno visto il dimissionamento dell'ex amministratore Mario Barone. Si ricostituisce, quindi, un vertice con incarichi ben precisi che tra l'altro consente a Guidi e Alessandrini di dedicarsi a tempo pieno all'attività bancaria vera e propria. Difficile dire se Leopoldo Medugno si metterà in corsa per altri traguardi. Direttore generale dell'In durante il lungo regno di Giuseppe Petrilli. Medugno era approdato al Banco di Roma nel maggio '76. Una nomina che fin dall'inizio era apparsa come un'area di parcheggio, data la sua specifica preparazione industriale. Si era infatti parlato di lui negli ultimi anni prima come candidato alla presidenza della Montedison e più recentemente per la presidenza dell'Enel. Cadute queste possibilità, si prescrive che Medugno abbia deciso di ritirarsi definitivamente dalla scena. Natale Gilio Lld Md Leopoldo Medugno

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