Secondo Schmidt «anche a Mosca è cominciato un ripensamento» di Tito Sansa

Secondo Schmidt «anche a Mosca è cominciato un ripensamento» Valutando il discorso di Breznev e Afghanistan Secondo Schmidt «anche a Mosca è cominciato un ripensamento» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Il discorso di Leonid Breznev, contenente le condizioni per un ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan, è stato definito dal cancelliere tedesco Helmut Schmidt «la più interessante reazione» alle proposte di neutralizzazione del Paese occupato fatte martedì a Roma dai ministri degli Esteri della Comunità europea. Secondo Schmidt. il discorso del capo di Stato e di partito sovietico sta a indicare che «anche a Mosca è cominciato un ripensamento». Il cancelliere vede pienamente confermata la propria teoria (assai criticata dall'opposizione democristiana) che nei momenti di crisi bisogna lasciare alla controparte un certo tempo. Le proposte fatte dai Nove sono su questa linea, «abbiamo voluto concedere a Mosca la possibilità di rivedere qualcosa die ha fatto in violazione ai regolamenti internazionali». Senza criticare apertamente la decisione di Carter di boicottare le Olimpiadi di Mosca. Schmidt ha aggiunto che il temporeggiamento tedesco e di altri partners europei mira a permettere all'Unione Sovietica di creare una situazione tale che «ciascuno possa partecipare alle Olimpiadi». Anche il portavoce del governo tedesco. Klaus Boelling. pur constatando che il discorso di Breznev non fa prevedere una rapida diminuzione della tensione internazionale, lo ha definito «importante e da non doversi considerare soltanto propagantistico». Breznev parla di distensione, le sue parole — secondo Boelling — «acquisteranno peso se egli veramente permetterà all'Afghanistan di diventare un Paese libero e fuori dai blocchi», ora ha l'occasione di prendere contatto direttamente anzitutto con gli Stati Uniti poi con gli europei. Della medesima opinione è il ministro degli Esteri Genscher. secondo il quale è venuto il momento per 'e grandi potenze di «riprendere i i il filo del dialogo interrotto». Stranamente le proposte di Breznev vengono ignorate dalla stampa tedesca, la quale si occupa dello stato d'assedio a Kabul e delle minacciose parole pronunciate dal consi- gliere di Carter. Brzezinski. Del tutto negativa invece è stata la reazione dell'opposizione democristiana, il cui capo. Helmut Kohl. ha definito il discorso del presidente sovietico «cinico», ispirato alla «vecchia prassi comunista, secondo la quale l'assassinato deve spiegare perché è stato ucciso». Tanto Kohl quanto il candiate alla Cancelleria Strauss chiedono da Schmidt una rapida decisione in merito al boicottaggio delle Olimpiadi. .non per solidarietà verso gli Stati Uniti, ma per propria convinzione». Bonn — secondo Strauss — deve usare «il linguaggio del signore, non del servo». Tito Sansa