Oggi e domani 93 mila studenti eleggono i consigli d'istituto

Oggi e domani 93 mila studenti eleggono i consigli d'istituto Nelle scuole superiori della città e provincia Oggi e domani 93 mila studenti eleggono i consigli d'istituto Assenti le sinistre - Presentate liste di ispirazione cattolica, popolare, liberale e frange estremiste dissidenti - Curiosità tra i motti Studenti alle urne oggi (fino alle 14) e domani (dalle 8 alle 12) per eleggere i loro rappresentanti scaduti nei consigli di istituto. Hanno diritto al voto 93.426 iscritti nelle superiori statali della città e provincia. In totale, nelle 92 scuole interessate, le liste sono 88: in 42 istituti non ci sono liste. Questa assenza è frutto della lunga e controversa polemica che ha portato allo slittamento delle votazioni dal 25 novembre, quando andarono alle urne genitori ed insegnanti. Il rinvio non ha sopito la polemica sollevata in nome del rinnovamento degli organismi collegiali. Si chiedeva: maggior rappresentatività agli studenti (4 loro delegati contro 8 dei docenti) e più potere decisionale ai consigli di istituto. Non è accaduto nulla. Risultato: le sinistre non si presentano alle elezioni e chiedono il riconoscimento dei 22 comitati studenteschi, nuovi strumenti rappresentativi previsti dalle proposte di legge ispirate alle richieste di fgci. fgri. mls. pdup. Presenti invece liste di simpatizzanti cattolici dei movimenti popolari, della de. dei liberali e frange dissidenti della sinistra. Essi ritengono che. nonostante tutto, sia un errore non struttare le possibilità di lavoro comune, anche se minime. Chi sono coloro che chiedono di essere eletti? Delle 88 liste nella provincia torinese, una trentina sono sicuramente di ispirazione cattolica. Comunione e Liberazione, movimento popolare, democratici cristiani. Si possono riconoscere, nei motti di presentazione, dalle parole che li contraddistinguono: «pluralismo», .insieme», «democrazia», «cristiani». Una mezza dozzina di liste si rifanno all'ideologia liberale. Si autodenunciano nei motti proponendo quasi sempre «l'alternativa laica». Un'altra mezza dozzina fanno capo a «frange» delle sinistre che però i partiti non riconoscono. Difficile appare invece la collocazione politica precisa di parecchie liste. Cinque o sei sono di ispirazione di destra anche se gli interessati rifiutano l'etichetta di «fascisti» o di «simpatizzanti». Cosi come non vogliono essere chiamati goliardi quelli che chiedono «una vita più allegra, una condizione quotidiana serena ». Molte liste infine rappresentano gruppi che non si riconoscono nei partiti o che non intendono accettare schieramenti più o meno ufficiali. Alcune liste sembrano voler prendere in giro un po' tutto e tutti. Vediamo alcuni motti, scegliendo fra i curiosi e gli spontanei. Al Gioberti c'è «Rock elettrico per la trasformazione»; al Cavour si presenta «Non in opposizione, ma a disposizione». Allo scientifico Segrè ci si spinge oltre: «Siamo Elfi, venite in allegria a farci compagnia»; «Lista mista culturista per la scuola feticista». Al tecnico commerciale Rosa Luxemburg un gruppo di studenti si presenta senza esitazioni: «Fatti e non parole*. All'industriale Baldracco c'è un «Movimento indipendente WWA: studenti democratici per il progresso sociale e la valorizzazione del movimento sportivo» ?. E bando alla modestia (con vaghe velleità poetiche) al professionale Vigliardi e Paravia si sentenzia: «Non c'è conquista senza la prima lista». Nelle superiori della provincia gli studenti hanno fatto raramente ricorso alla fantasia. Al commerciale Capitini di Ivrea compaiono «Il diritto allo studio», «Una maggiore professionalità per un migliore inserimento nell'ambiente di lavoro». Lapidari i motti del professionale Alberghiero di Pinerolo capeggiati da «Unità, consapevolezza, obiezione». Estrosi quelli dell'istituto d'Arte di Castella monte con «Sarà un piacere». Maria Valabrega

Persone citate: Baldracco, Capitini, Castella, Gioberti, Lapidari, Maria Valabrega, Paravia, Rosa Luxemburg, Segrè, Vigliardi

Luoghi citati: Ivrea, Pinerolo