Fascisti incendiano sezione pci: salva per caso l'impiegata

Fascisti incendiano sezione pci: salva per caso l'impiegata Attentati a Piombino e Livorno Fascisti incendiano sezione pci: salva per caso l'impiegata LIVORNO — Un nucleo fascista ha incendiato ieri una sezione del pei a Piombino. Una impiegata stordita a calci e pugni, è stata rinchiusa nei locali ed ha rischiato la morte: è stata salvata dagli abitanti della zona che. visto uscire il fumo dalla porta, hanno chiamato i vigili del fuoco. Appena si è diffusa la notizia dell'azione terroristica, la città si è fermata. Sono entrate in sciopero le Acciaierie. Uffici e negozi sono rimasti chiusi per tutto il pomeriggio mentre si svolgeva una manifestazione di protesta. E' avvenuto verso le 14. L'impiegata della sezione «Salivoli» (il locale si trova sul lungomare Marconi) Paola Minelli, 20 anni era uscita po- co prima per recarsi a casa ma, avendo perduto l'autobus, aveva deciso di rientrare Si trovava di fronte due uomini: «Uno sui 50 anni, uno sui 20 — dirà poi — parlavano in dialetto romanesco». Ha domandato: «Che fate?». «Siamo compagni», le hanno risposto e le sono balzati addosso picchiandola. I due dopo avere imbrattato le pareti con scritte come « W il fascio» e «ritorneremo», hanno incendiato l'archivio della sezione, poi sono fuggiti, chiudendosi alle spalle la saracinesca metallica dell'ingresso principale. Racconta la Minelli: «Quando ho ripreso conoscenza i locali erano invasi dal fumo. Il calore era insopportabile. Ho potuto respirare, tenendo la bocca sull'impiantito. Mi facevo forza sentendo da fuori le grida dei soccorri tori». E' questo il secondo attentato «nero», in provincia della settimana: l'altra sera a Livorno sedicenti «Squadre armate naziste» hanno versato sotto la porta una notevole quantità di cherosene nell'alloggio del presidente della Comunità israelitica Luciano Cassuto. appiccando poi le fiamme, il Cassuto che era davanti alla tv con la moglie, tre figli e due bambini del rabbino Giuseppe Laras di Milano, si è salvato raggiungendo il giardino dopo essersi calato con i congiunti da una terrazza. Dopo l'arresto a Parma di Lucia Battaglini. l'impiegata modello del Comune di Livorno, aderente a Prima linea, c'è stato in città anche un risveglio del terrorismo «rosso». Nei cantieri di lavoro sono stati fatti trovare volantinidelia «lotta armata», sui muri è cominciata la fioritura di scritte di «Pot. Op.». dell'autonomia e delle Brigate rosse, che promettono «Dieci, cento, mille Guido Rossa». L'altra notte è stata data alle fiamme l'auto del caporeparto della Motofides (n.d.r.: Fiat) Gianfranco Nuti. Ieri notte un comando ha fatto irruzione in un circolo Arci devastandolo con il fuoco. o.m,

Persone citate: Cassuto, Gianfranco Nuti, Giuseppe Laras, Guido Rossa, Lucia Battaglini, Luciano Cassuto, Marconi, Minelli, Paola Minelli

Luoghi citati: Comune Di Livorno, Livorno, Milano, Parma, Piombino