Tito si sente meglio (ma per i medici è grave)
Tito si sente meglio (ma per i medici è grave) Tito si sente meglio (ma per i medici è grave) DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BELGRADO — Le condizioni di Tito non sono cambiate. Ha trascorso tranquillamente la notte; si sente meglio. Proseguono le cure intense. I medici, cauti nel peggio, lo sono altrettanto nel meglio. Infatti, a quanto abbiamo potuto sapere, il miglioramento è superiore a quanto traspaia dal bollettino. Un irrobustimento delle funzioni del cuore, con quelle che i medici avevano definito «misure attive... ha dato un forte stimolo ai reni, i quali si sarebbero messi a funzionare normalmente in periodi sempre più prolungati. Il cuore più forte facilita poi anclie l'applicazione del rene artificiale. Nessuno osa parlarne, ma si sente nell'atmosfera la speranza die la salute di Tito possa uscire per la seconda volta dal tunnel che sembrava senza sbocchi. Lo fa trasparire anclie il telegramma inviato ieri al presidente dalla sessione del comitato centrale della Lega dei comunisti. Ai soliti auguri viene aggiunta una mezza frase significativa. «Aspettiamo di vederti di nuovo alla grande opera rivoluzionaria... A testimoniare il miglioramento è arrivata anche un'indiscrezione sulla possibilità che il ministro degli Esteri Vrhovec compia il suo viaggio in India nei prossimi giorni. La visita e New Delhi era fissata per il giorno dopo la partenza del capo della diplomazia sovietica. Dopo l'insuccesso dell'incontro Gandhi-Gromyko, l'arrivo dello jugoslavo diventava quasi simbolico nel senso di un recupero indiano e del rilancio del non allineamento. La grave crisi di Tito, die aveva fatto scattare i congegni dell'estrema emergenza, aveva indotto anche Vrhovec a cancellare l'importante missione. I massimi dirigenti intensificano a loro volta l'attività pubblica cercando di riportare l'attenzione e l'impegno politico ai temi e problemi correnti. Ieri c'è stato a Belgrado il «plenum» del comitato centrale del partito, consacrato ai problemi dei giovani. Il relatore è stato Stanes Dolane, membro eminente della presidenza collettiva. «Ci opponiamo alle esportazioni sia della con¬ trorivoluzione che della rivoluzione, respingiamo le distorsioni del principio della solidarietà internazionalista, non accettiamo la soppressione dell'indipendenza delle nazioni e l'imposizione dei modelli di sistemi sociali altrui... ha detto Dolane per assegnare ai giovani «la responsabilità per il futuro., e indicarla come «portatrice principale del progresso... Un altro dei più eminenti membri del vertice politico Grlickov ha parlato della situazione internazionale dicendo: «Proprio nel momento delle più grandi incertezze internazionali e nel momento delle nostre incertezze interne, l'insieme del concetto jugoslavo, dalla pace al non allineamento, dal socialismo all'autogestione, registra affermazioni e riconoscimenti da tutte le parti. Sempre di più nel mondo, non diciamo che accettano le nostre risposte, in quanto nemmeno noi le abbiamo per tutte le questioni aperte, ma constatiamo che sempre di più queste risposte vengono cercate sulle direzioni tracciate da noi e da Tito». f. b.
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