Killanin: «A Mosca i Giochi si faranno» di Giorgio Viglino

Killanin: «A Mosca i Giochi si faranno» Killanin: «A Mosca i Giochi si faranno» Una intervista a «La Stampa » DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LAKE PLACID — «Se dovessi fare le quote delle scommesse sull'effettuazione o meno dei Giochi di Mosca con lo sport olimpico al gran completo sarei nei guai. In ogni scommessa c'è una sola, vera incognita, che dà il brivido del rischio tanto al bookmaker che allo scommettitore: direi che in questo caso è la coincidenza tra le elezioni primarie americane e la data in cui è fissata l'Olimpiade estiva». Cosi lord Killanin l'irlandese che presiede il comitato internazionale olimpico, ci parla durante un'intervista concessa in questi specialmente per lui durissimi giorni di Lake Placid. Killanin confortato dall'uanimità dei voti del massimo ente sportivo mondiale, è per Mosca, e quindi contro Carter. Nell'intervista sono stati abbordati anche altri argomenti, sui quali converrà ritornare. Ma conta ora soprattutto il Killanin strettamente «politico», quello che dice: «Quando il mio predecessore al Ciò. Avery Brundage statunitense, mi ha dato la chiave della sua stanza, mi ha detto testualmente: non ci saranno Giochi a Montreal. Bene, a Montreal i Giochi ci sono stati, anche se abbiamo avuto qualche difficoltà, perdendo un continente l'Africa, che abbiamo poi ritrovato per strada nei quattro anni seguenti. Adesso ci troviamo di fronte a nuovi problemi, ma intanto l'Olimpiade invernale, qui a Lake Placid si fa. Vero che c'è un altro signore statunitense il quale mi dice che non ci saranno i Giochi di Mosca...». Sull'Afghanistan ha detto: «he crisi politiche nel mondo si verificano sovente e in gran numero: e possono ripercuotersi sull'Olimpiade. Onestamente non avevo previsto questa crisi dell'Afghanistan. E dire che nell'autunno scorso ero andato al confine tra Afghanistan e Pakistan per rivedere i luoghi dai quali avevo inviato le mie corrispondenze da giornalista». Abbiamo chiesto a Killanin: se avesse preveduto le difficoltàche aspettavano il Ciò, avrebbe accettato la nomina a presidente? «SI, credo proprio di si. La sfida mi piace, soprattutto se so di stare dalla parte giusta». Giorgio Viglino (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

Persone citate: Avery Brundage

Luoghi citati: Afghanistan, Africa, Montreal, Mosca, Pakistan