Penosa fine di un drogato in auto accanto all'amica

Penosa fine di un drogato in auto accanto all'amica Penosa fine di un drogato in auto accanto all'amica Aveva 24 anni - La morte forse per crisi di astinenza - Cinque anni fa una sua compagna tossicomane gli morì fra le braccia GENOVA — E' deceduto per paralisi cardiaca Felice Simonotti, il giovane drogato di 24 anni (li avrebbe compiuti, proprio ieri) morto tra le braccia della sua compagna. Laura Garcia, sull'Alfa 2000 avuta in prestito da un cugino. Cinque anni fa, accanto a lui, stretta in un ultimo abbraccio, era passata dal sonno alla morte un'altra giovane tossicomane, Adriana Soddu: quella tragedia aveva sconvolto Felice, ma non lo aveva convinto ad abbandonare la pericolosa china della droga. Ora, a distanza di tempo, la stessa fine angosciosa è toccata a lui. Si era addormentato, nella notte tra sabato e domenica, accanto a Laura, dalla quale pochi mesi fa aveva avuto un figlio, Angelo Free. Ed è stato terribile per la ragazza rendersi conto, al risveglio, che l'uomo avvinghiato a lei, nella disperata ricerca di un po' di calore, era ormai privo di vita. Laura Garcia, nota tossicodipendente (ha avuto un altro bimbo, che ora ha cinque annin da una precedente relazione) è in stato di choc. La comunità di San Benedetto, diretta da don Dino Gallo, è disposta ad accoglierla; per ora, tuttavia, non vi sono letti a disposizione, e quindi Laura è stata alloggiata provvisoria¬ mente, a spese del comune, presso una pensione. Simonotti e la sua compagna, nei giorni scorsi, si erano dovuti accontentare di anfetamine e di palliativi: disperati, senza danaro, non erano più in condizioni di ricorrere alle loro famiglie. Felice aveva tentato di rivolgersi al patrigno (dal quale sua madre è separata), ma non lo aveva trovato in casa. I nonni pater- ni abitano a Borgomanero. Il giovane, aveva ormai raggiunto quello che viene definito l'ultimo stadio dell'intossicazione. L'autopsia ha stabilito che la morte è dovuta a paralisi cardiaca, ma non eslude che il collasso sia stato provocato proprio da una «crisi di astinenza». Simonotti aveva cominciato a drogarsi sin dall'adoloscenza quando frequentava a Sampierdarena l'istituto per periti chimici. Ha cominciato con l'«erba», poi è passato alle droghe pesanti. L'ultima sera l'ha trascorsa girovagando con la Garcia. Ha cercato di fermarsi in almeno tre bar, per stare un po' al caldo, ma tutti i proprietari hanno cacciato quella coppia di straccioni. I due giovani, con qualche pastiglia di anfetamina, due panini e due lattine di bibite, si sono rifugiati nella macchina. Intirizziti e stanchi, si sono addormentati di colpo. All'alba, svegliata dai rumori della strada (la vettura era parcheggiata nella zona di Boccadasse, di fronte al mare). Laura ha scosso il compagno. «Era ancora caldo, — ha raccontato tra le lacrime — era morto da poco. Aveva finalmente il viso sereno, disteso. Sulle prime ho pensato die dormisse-. p. 1. Adriana Soddu Felice Siinonotli Laura Garda

Luoghi citati: Borgomanero, Genova